Roma- Buone notizie per le piccole imprese e le start up del settore moda, tessile e accessori: sono in arrivo nuovi contributi a fondo perduto, che andranno a coprire il 50% dei costi, fino a un beneficio di 100.000 euro, per la realizzazione di progetti di innovazione e tecnologia. In totale sono previsti 5 milioni di euro di risorse a disposizione. I dettagli nel decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, MISE, che rende operativa la misura dell’articolo 38 bis del Decreto Rilancio.
I contributi a fondo perduto sono gestiti dalla direzione generale per gli incentivi alle imprese del MISE che per la gestione delle richieste e l’erogazione delle risorse si può avvalere di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
I requisiti delle imprese ammesse
Il testo del Decreto MISE sui contributi a fondo perduto per il settore tessile, moda ed accessori definisce all’articolo 5 le caratteristiche dei soggetti potenzialmente beneficiari e che quindi possono richiedere l’accesso alle risorse:
- imprese di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto nell’allegato I al regolamento di esenzione;
- non quotate e che non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa e non sono state costituite a seguito di fusione, fatto salvo quanto in proposito previsto dall’articolo 22 del regolamento di esenzione.
Alla data di presentazione della domanda le imprese devono avere i seguenti requisiti:
- essere iscritte e attive nel Registro delle imprese della Camera di commercio del territorio di riferimento da non più di 5 anni, requisito da rispettare anche alla data di concessione dell’aiuto;
- svolgere in Italia una o più delle attività economiche che rientrano nei codici ATECO indicati nel decreto all’articolo 5, comma 3;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione;
- essere in regola con gli obblighi contributivi;
- non avere ancora distribuito utili.
Il testo del decreto, inoltre, specifica:
“Possono, altresì, beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese che non dispongono di una sede legale e/o operativa nel territorio italiano, a condizione che le stesse siano costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e risultino iscritte nel relativo registro delle imprese; per le predette imprese la disponibilità di almeno una sede operativa sul territorio italiano deve essere dimostrata alla data di richiesta della prima
erogazione dell’agevolazione, pena la decadenza dal beneficio, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, degli ulteriori requisiti previsti dal presente decreto”.
I progetti ammessi
Le imprese del settore moda possono accedere ai contributi a fondo perduto per i progetti di innovazione che hanno i seguenti scopi:
- realizzazione di nuovi elementi di design;
- introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
- realizzazione e utilizzo di tessuti innovativi;
- al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili che si ispirano ai principi dell’economia circolare;
- introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.
Perché sia ammissibile, il progetto deve essere realizzato a specifiche condizioni:
- deve prendere vita presso la propria sede operativa in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione;
- è necessario prevedere spese ammissibili tre i 50.000,00 e i 200.000,00 euro;
- devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e conclusi entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
I costi ammissibili e che quindi vengono coperti per il 50% dai contributi a fondo perduto del MISE sono i seguenti:
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
- brevetti, programmi informatici e licenze software;
- formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale è richiesta l’agevolazione. La formazione deve essere acquisita da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto.
Entro il limite del 20% delle spese previste, rientra nell’agevolazione anche un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, giustificate nella proposta progettuale e utilizzate per le seguenti voci:
- materie prime, compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
- servizi, diversi da quelli compresi nelle spese principali, necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
- godimento di beni di terzi;
- personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.
In linea generale, le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed essere pagate attraverso uno specifico conto corrente intestato all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o al relativo documento giustificativo di spesa (bonifici bancari, SEPA Credit Transfer ovvero ricevute bancarie (RI.BA.).
Le modalità di domanda
Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione. E le informazioni sulle modalità di domanda sono simili a quelle fornite per i contributi a fondo perduto del 50% previste per il settore dell’intrattenimento digitale previsti sempre dal Decreto Rilancio.
Il beneficio viene concesso sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
Scadenza e modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definite da uno specifico provvedimento MISE del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero.
Il testo del Decreto, però, anticipa alcune indicazioni. Le richieste dovranno essere inviate tramite il servizio online che sarà attivato e corredate da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti richiesti e da una proposta progettuale.
Alle imprese che avranno acceso alla misura i contributi a fondo perduto saranno erogati in due quote.
Tutti i dettagli sui contributi a fondo perduto per il settore moda, tessile ed accessori nel Decreto MISE del 18 dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 febbraio 2021.