Nell’ambito di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico, condotta di concerto con il Ministero della Salute, i militari della Sezione Analisi del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno dato esecuzione a 4 provvedimenti d’inibizione all’accesso (cd. “oscuramento”) emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero, su proposta del citato Reparto, nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali.
Nella “vetrina virtuale” di uno di questi siti, strutturato in modo simile a una piattaforma di e-commerce, oltre a essere promosse e pubblicizzate svariate tipologie di beni prodotti e/o distribuiti da terzi, tra cui anche molti afferenti al settore sanitario, favorendo dunque l’incontro tra domanda e offerta, erano presentati anche 7 asseriti vaccini per il COVID-19 potenzialmente acquistabili anche da utenti connessi dal territorio nazionale.
Gli altri 3 siti individuati, invece, presentavano un medicinale di origine cinese vantante asserite proprietà terapeutiche del COVID-19, risultato essere, a seguito di parere dell’AIFA, sprovvisto di autorizzazione all’immissione in commercio.
Resta pertanto alta, nel particolare contesto emergenziale, l’attenzione dei NAS rispetto al fenomeno dell’offerta in vendita on line di medicinali, rinnovando dunque l’invito ai cittadini ad attenersi solo alle indicazioni fornite dagli Organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali e diffidando della presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati