Dl sostegno, il Movimento Aut. e P.Iva Lazio scrive a Draghi: “urge modifica al calcolo indennizzi”

Il coordinatore del Lazio dott. Lamberto Mattei in sinergia con il coordinamento nazionale ha inviato una nota al presidente del Consiglio dei Ministri

Roma – Proseguono a tutto campo le iniziative del Movimento Autonomi e Partite Iva di cui è coordinatore nazionale l’attivissimo Eugenio Filograna. Il movimento, come noto, segue costantemente l’evolversi della situazione normativa di sostegno alle imprese così gravate dalle chiusure per covid19.

In tutta Italia cresce l’attenzione e l’adesione per il movimento che si caratterizza proprio per la sua azione concreta di difesa e tutela delle pmi e l’azione portata avanti a fatti e non solo a parole. Filograna ha uno staff d’eccellenza, ed in particolare nel Lazio il coordinamento segue da vicino gli andamenti nei palazzi del governo.

Nel merito del Dl Sostegno, il coordinatore Regionale Lazio del Movimento Autonomi e Partite Iva, dott. Lamberto Mattei ha inviato una nota al Presidente del Consiglio prof. Mario Draghi con la quale, unitamente a tutti gli altri coordinamenti, richiede la modifica formale del meccanismo di calcolo dei Sostegni contenuti sulla bozza resa pubblica del Decreto Sostegno che approderà al Consiglio dei Ministri

Nello specifico – si legge nella lettera:

Al Titolo I, dell’art. 1, al punto 5 dalla succitata bozza viene oggi riportato che:

“l’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di gennaio e febbraio 2021 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di gennaio e febbraio 2019 come segue:

 

  1. a) venti per cento per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 non superiori a quattrocentomila euro nel periodo d’imposta 2019;
    b) quindici per cento per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 superiori a quattrocentomila euro e fino a 1 milione di euro nel periodo d’imposta 2019;
    c) dieci per cento per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 superiori a 1 milione di euro nel periodo d’imposta precedente 2019.”

In particolare, ritengo la formula dei ristori sopra indicata lacunosa, inefficace e discriminatoria in relazione alle perdite da me subite nel 2020 ed in funzione di quanto concesso sin dall’inizio della pandemia al popolo dei dipendenti.

Richiedo formalmente che la determinazione degli indennizzi venga calcolata in base alle perdite di fatturato complessivo subite considerando l’intero anno 2020 rispetto al 2019, e non soltanto confrontando i primi mesi dell’anno come sopra indicato, erogando un contributo a Fondo Perduto dell’80% del fatturato, eventualmente dedotto di quanto già percepito dai precedenti ristori, così come già avviene in altri paesi Europei.

 

Inoltre, richiedo un sostegno speciale per tutte quelle nuove aziende aperte a partire dalla seconda metà del 2019 o addirittura già nel 2020 che siano state completamente ignorate e ulteriormente discriminate sino ad ora dalle precedenti misure di sostegno e che lo sarebbero nuovamente anche dal vostro attuale meccanismo, così come proposto in bozza. Per queste attività è fondamentale prevedere al minimo la copertura totale di tutte le spese documentate, unitamente ai compensi dei dipendenti, oltre ad una cifra forfettaria di almeno € 1000 al netto dell’IVA per ciascun mese di chiusura per almeno il 50% del tempo.

In assenza di tali modifiche si teme seriamente per il futuro delle aziende.

Mi auguro – conclude Mattei nella nota –  che la presente comunicazione venga da voi illustri rappresentanti del governo valutata con attenzione, e nell’augurio che venga accolta anche per il bene di tutte le aziende come la mia vi ringrazio e vi auguro buon lavoro.”

 

 

 

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