Vincitore lo scorso anno della prima edizione di Freschissimo a marzo 2019, contest dedicato ai talenti romagnoli, Rareş si mette in gioco con un disco fatto di voce e chitarra, lontano da scorciatoie digitali. I brani sono accompagnati dalla chitarra pulita di Giuseppe Vio, dalla batteria di Marcello Della Puppa e dal piano di Novecento.
Curriculum vitae, un disco spoglio ma non scontato che varia tra il soul e le melodie black con sfumature pop, su riff sinceri in stile indie rock. Nei brani con accenni blues, spunti funky e swing, emerge una voce potente e malinconica che desta l’orecchio verso il vissuto del giovane autore, il suo “curriculum vitae” fatto di sentimenti e traumi, tra note romantiche, sognanti e dolorose. Il punto di forza è la voce profonda e matura di Rareş in cui le parole vengono cantate in maniera quasi confusa –ma è proprio questo il suo tratto distintivo- come a voler riprodurre quel magma di pensieri incalzanti e accavallati di un ragazzo che si affaccia all’età adulta.
Il disco è composto da undici tracce molto diverse tra loro per testi e arrangiamenti ma il filo rosso è sempre la carica emozionale e intima, il lato “oscuro” del cantante, anche lì dove la voce è accompagnata da fischiettii e melodie scanzonate. Tra i vari temi si canta anche della complessità del diventare grandi e delle prime consapevolezze che si formano, così come le speranze e i dolori che spesso ne scaturiscono. Curriculum vitae è un disco che va ascoltato più volte per essere pienamente apprezzato ma che poi, inaspettatamente, ci si ritrova a canticchiare.