Il nuovo presidente del Consiglio peraltro molto autorevole, non lascia spazio a talk show: decidono i dati. Purchè però i dati siano giusti. I dubbi sui dati aleggiano da tempo, la metodologia vaccinale prosegue a rilento e quindi dopo Pasqua cosa cambia? Nulla. E chi crede che a maggio si riapra si sbaglia di grosso.
Ci saranno meno infezioni, ma sicuramente più collassi aziendali: ristoranti cancellati, per non parlare di palestre e piscine, ma anche per non parlare del tipo di vita che è costretta a vivere la gente. E del resto lo fanno in tutto il mondo quindi ci dobbiamo consolare.
Non è proprio così, aumentano morti di altre patologie perchè la gente non può curarsi, e semmai si vedrà una fine epidemica allora si osserverà un divario sociale peggiore di quello delle epoche post belliche.
Intanto si va avanti, fino a data da destinarsi.