La vicenda trae origine da tre diversi accertamenti emessi nei confronti rispettivamente dell’acquirente – trustee, del venditore e del notaio rogante.
Tali accertamenti avevano ad oggetto specificamente il rifiuto del fisco nel concedere l’agevolazione prezzo valore con conseguente recupero della maggior imposta di registro pretesa dovuta.
I contribuenti in questione, decisero di resistere impugnando gli avvisi notificati presso la commissione tributaria.
L’Agenzia però nonostante la soccombenza riscontata in primo grado aveva fatto ricordo in appello ma la Commissione Tributaria Regionale Lazio ha fatto sue nuovamente le doglianze sia dell’acquirente che del venditore accogliendo quindi la linea difensiva predisposta e seguita dallo Studio FlexAd Associati di Roma.
Tali giudizi non sono stati quindi impugnati in cassazione e divenivano diventando così definitivi. A seguito di ciò il fisco ha annullato l’avviso di liquidazione avvalendosi del procendimento di autotutela, e rinunciando quindi al giudizio in Cassazione.
I contribuenti in questione, hanno dovuto però attendere ben 6 lunghi anni e 6 giudizi prima di vedere la luce sulla vicenda. Finalmente, il diritto del contribuente-trustee ora è stato validato. Il caso in esame costituirà un precedente da citare anche in eventuali e successivi casi che dovessero generarsi su tale materia.
Ma la vicenda lascia comunque trasparire l’accanimento del Fisco nei confronti dei contribuenti, che anche quando hanno ragione vengono trascinati nei meandri della giustizia tributaria. Ora nel caso in esame i ricorrenti hanno tenuto duro, e si sono avvalsi di un team qualificato nel settore legale tributario quale è FlexAd Associati, ma quanti hanno disponibilità, ardire e condizioni di poter resistere? In questa gran parte dei casi, i contribuenti soccombono ed il fisco impera.
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