Festa del lavoro, ma tanti in povertà rinunciano alle cure.

Filippo Fordellone

 

Roma-Il primo maggio celebra la festa del lavoro e della democrazia, sindacato ed associazioni in piazza a sostenere quel lavoro che non c’è. Il lavoro, fondamento della Repubblica, commenta Filippo Fordellone segretario nazionale Sinalp medici, chissà quando mai ci sarà. L’Italia ha bisogno del lavoro, che è fondamentale per la ripartenza del Paese”.“Crisi economica e pandemia- replica il segretario nazionale medici-sono le costanti di questo nostro terzo millennio. Supportiamo, oramai da anni, un modello di sanità sociale attuale e sostenibile, già prima della crisi pandemica, ove si è reso sempre più necessario dare evoluzione e sostenere quotidianamente la “Fragilità“, in particolar modo, quella emergente e derivante dalla conclamata crisi economica, che induce sempre più famiglie a rinunciare alle cure mediche anche quelle essenziali”. “Condizione questa-continua Fordellone– che genera, senza dubbio alcuno, un peggioramento di patologie in essere”. Milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi per difficoltà economiche causate dal lockdown e dal Covid. Insomma, replica il segretario nazionale Sinalp medici-il cittadino rinuncia a curarsi generando di fatto un aggravamento della sintomatologia. Vero è- conclude Fordellone– che tutto ciò che oggi si abbandona, genererà un maggior impegno di spesa domani, per recuperare la condizione di salute, ammesso sia ancora possibile.”

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