“Infatti il tipico condono, – spiega il dott. Lamberto Mattei coordinatore del Movimento Autonomi e Partite Iva del Lazio – come proposto nel decreto legge sostegni non risolve. Serve un risanamento equitativo che ”permette allo Stato di incassare subito molti soldi: circa la metà della posta di bilancio che riguarda l’evasione fiscale”, pari a 1.000 miliardi di euro e quindi un gettito di 500 milioni di euro”.
La proposta del risanamento equitativo è al punto n. 1 del programma del Movimento e l’iniziativa riuscirebbe a coinvolgere anche i cittadini comuni, che sono contrari al condono tradizionale. ” “Lo Stato, spiega il sen. Filograna ”vende al 30% i crediti a tutti i cittadini, anche frazionando in piccoli importi, e lo mette sul mercato, offrendo a chi compra la possibilità di potersi scaricare dalle tasse l’intero importo comprato. Quindi compro 1.000 euro, ma pago 300 euro, e scarico dal reddito 1.000 euro nei 15 anni successivi”.
”Se non ho la necessità di scaricare la differenza, posso anche cederla, guadagnando dei soldi, con una plusvalenza che sarebbe tassata, creando così un indotto pazzesco”. Quello che serve in questo momento, secondo Filograna, ”è liquidità, che si fa in questo modo, senza necessità di andare a chiedere in Europa”. Con questa proposta si raggiungerebbe un doppio obiettivo: ”ripulire le poste di bilancio e incassare 500-600 miliardi”.
IL RISANAMENTO EQUITATIVO – ABSTRACT
Questo punto del programma rappresenta la grande innovazione rispetto qualsiasi altro partito. Gli A.P.I. “sani” aiutano quelli in difficoltà, ricevendo contestuali benefici. Si tratta quindi di una soluzione che non genera forme di diseguaglianza; ecco perché si parla di risanamento equitativo.
Essendo un punto articolato in più fasi si richiama il documento allegato denominato “Il progetto del risanamento equitativo”.
In sintesi il nostro Programma prevede:
⇒ La possibilità dei debitori verso lo Stato di liberarsi pagando il 30%;
⇒ La possibilità per tutte le imprese- anche quelle virtuose (ossia prive di debiti verso lo Stato)- di acquistare i crediti pagandoli al 30% del loro valore ed usufruendo poi di credito di imposta del valore originario integrale del credito da utilizzarsi in 10-15 anni. Questo punto elimina la stortura tipica dei classici condoni (percepiti come un premio solo per i debitori) perché realizza benefici per tutti indistintamente.
⇒ Possibilità di rivendere a terzi il credito di imposta acquistato anche ad un prezzo superiore di quello di acquisto.
⇒ Incassi immediati per lo Stato di 300 miliardi di euro da utilizzare per il rilancio del Paese e per rimettere in moto l’economia.