Un webnauta» si congratula con il gruppo italiano twittando parole di complicità.
“I’m baby girl for you”, sottotitolo dell’opera dato dal maestro Hypnos, è il tormentone che si sente in quelle strade d’Oriente,maleodoranti di frutta marcia e polvere dove, per un sogno perverso, circa 300 mila persone l’anno (per lo più uomini occidentali e nuovi gruppi di donne lesbo) si compiaccio noleggiando ad ore quelle tenere ragazzine senza più dignità che sono spinte dalle famiglie a “lavorare”, secondo tradizione, dal giorno del menarca, appena sviluppate. Abbandonate a se stesse nei quartieri notturni dei principali centri urbani del paese devono produrre denaro, anche se poco e miserabile. Una religione come quella loro che non protegge e non aiuta uno sviluppo morale dovrebbe modernizzarsi ― afferma Hypnos , di rientro da Londra , ma poco ancora si sta facendo.
Abbiamo paura della Cina? Dopo aver ceduto con ego ai vantaggi di questi paesi e approvato indirettamente le forme del nuovo schiavismo, di coercizione e oppressione umana (ad esempio la cosiddetta manodopera a costo zero delle aziende occidentali in estremo oriente) e aver bonariamente accettato prezzi e servizi contro il nostro stesso mercato (occhio che non vede…) e svenduto i nostri beni nascondendoci dietro un dito, ora vorremmo anche giustificare l’ipocrisia e dire che quelle povere ragazze hanno bisogno e “senza di noi” non potrebbero sfamarsi?
L’Excitenent I’m baby girl for you, è un messaggio chiaro del maestro Hypnos contro ogni ipocrisia. Agire ora però è un diritto morale della chiesa nel mondo. Non eravamo noi ― e in questo eravamo forti ― capaci di esportare moralità?”