Editoriale – Bisognerà iniziare a capire che si potrà vivere parzialmente liberi solo d’estate. Vaccini o no, il termine preoccupazione, allarme, varianti, il terrore ansiogeno non finisce qui. Un pò perchè probabilmente è vero, un pò perchè comunque si ha la sensazione che certa politica ci abbia ormai provato gusto, pensando in forza di pandemie varie di restare incollati con l’attak alla poltrona vita natural durante. E quindi poi bacchettare gli altri, i comuni cittadini essi sì mortali, e condannati alla repressione eterna. La gente di cosa è colpevole dunque? Di voler vivere? O cosa dovrebbe fare il popolo rispetto ad un calo vertiginoso dei contagi? Vivere, rispettando le regole. Cosa che sembra tralaltro stia avvenendo.
Gli avvertimenti sono chiari, il Re Campano già annuncia il lockdown d’autunno. Sembra essere catapultati in una favola dove saccenti e prudenti figure umane si elevano all’ennesima potenza dispensando bacchette di legno sulle mani, e se non si starà buoni, fermi e a casa propria ci manca solo la punizione di stare in ginocchio su una distesa di ceci duri.
Non ci si illuda, non finirà, non è finita. La spada di Damocle del covid 19, delle sue “varianti” penderanno ancora molto a lungo sul collo degli italiani così come su quello dei cittadini del mondo.
Orbene, non si può certo negare il pericolo del covid, ed anche se le varianti non sarebbero mortali a carico dei vaccinati, quella percentuale di resistenti potrebbe essere contagiata con molta facilità. Ma ai vari allarmi generali, il popolo sembra reagire con spallucce, nel senso che ormai ci è talmente abituati al lockdown che ci sta sembrando strano di poter stare insieme e vivere momenti di divertimento.
Probabilmente il futuro dell’uomo sta nella meditazione e nell’isolamento e nel non fare altro che lavorare, fare la spesa, guardare la televisione, stare con gli smartphone e andare all’ufficio postale rigorosamente in fila distanziata.
Queste le regole anticontagio che sono però diametralmente opposte a quelle del normale viver quotidiano. Prescindendo dalla pandemia, ricordiamoci che comunque l’uomo non è eterno, morirà inesorabilmente, compresi gli attuali plenipotenziari che si sentono immortali e mondi da ogni peccato perchè unti dal Signore. E ovviamente immuni dal covid. A prescindere.
Ai posteri le ardue sentenze.