Entrate tributarie: nei primi cinque mesi dell’anno gettito pari 169,6 miliardi

Roma – Nel periodo gennaio-maggio 2021, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 169.667 milioni di euro, segnando un incremento di 19.936 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13,3%). Il confronto tra i primi cinque mesi 2021 e quelli del corrispondente periodo dell’anno precedente presenta ancora un evidente carattere di disomogeneità dovuto al fatto che il lockdown, con le conseguenti misure economiche dirette ad affrontare l’emergenza sanitaria, è stato adottato a partire dall’11 marzo 2020. Inoltre, si ribadisce che i provvedimenti di sospensione e proroga dei versamenti di tributi erariali, emanati nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, hanno influenzato anche il gettito relativo ai primi cinque mesi del 2021 modificando il consueto profilo temporale dei versamenti delle imposte.

Il mese di maggio mostra una variazione positiva delle entrate tributarie pari a 9.850 milioni di euro (+37,9%), determinata dall’incremento di gettito delle imposte dirette +27,8% (pari a 3.449 milioni di euro) e delle imposte indirette +47,1% (pari a 6.401 milioni di euro).

IMPOSTE DIRETTE
Nei primi cinque mesi 2021 le imposte dirette ammontano a 90.772 milioni di euro, con un incremento di 6.674 milioni di euro (+7,9%).

Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 79.748 milioni di euro con una crescita di 5.207 milioni di euro (+7,0%), riconducibile all’andamento delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+1.016 milioni di euro, +2,9%) e delle ritenute lavoratori autonomi (+600 milioni di euro, +13,5%). Hanno registrato un andamento positivo anche le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+3.050 milioni di euro, + 9,1%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “Decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che, a decorrere dal mese di marzo 2021, hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.

Tra le altre imposte dirette si segnala l’incremento dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+346 milioni di euro, +8,9%) e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+337 milioni di euro, +57,3%).

L’IRES evidenzia un gettito pari a 1.822 milioni di euro (+275 milioni di euro, +17,8%).

IMPOSTE INDIRETTE
Le imposte indirette ammontano a 78.895 milioni di euro, in aumento di 13.262 milioni di euro (+20,2%), per effetto prevalentemente del gettito IVA (+10.709 milioni di euro, +26,6%) e, in particolare, dell’IVA sugli scambi interni (+9.583 milioni di euro, +26,6%). Anche la componente relativa alle importazioni ha segnato un incremento di gettito del 26,0% (+1.126 milioni di euro).

Tra le altre imposte indirette, ha registrato un andamento negativo l’imposta sulle assicurazioni (-73 milioni di euro, -16,0%), mentre hanno evidenziato un incremento di gettito l’imposta di bollo (+21 milioni di euro, +0,7%), e l’imposta di registro (+619 milioni di euro, +43,3%).

ENTRATE DA GIOCHI
Le entrate relative ai “giochi” ammontano a 4.453 milioni di euro (+615 milioni di euro, +16,0%).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 2.952 milioni di euro (-625 milioni di euro, -17,5%) di cui: 1.371 milioni di euro (-252 milioni di euro, -15,5%) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.581 milioni di euro (-373 milioni di euro, -19,1%) dalle imposte indirette.

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