Le oltre cento famiglie occupanti non sonobstate di fatto sgomberate ma trasferite in oltre 80 immobili messi a disposizone dalla Regione Lazio e circa 10 di Roma Capitale. “Questo è il metodo giusto, liberando quell’immobile e trovando contemporaneamente una soluzione a quelle famniglie”, ha aggiunto Gualtieri.
Più edifici per fasce deboli e creare agenzia comune
“Campidoglio sia mediatore tra chi ha basso reddito e propritari alloggi”
Più case popolari ma non solo. La ricetta di Roberto Gualtieri per contrastare l’emergenza abitativa a Roma è composta da più azioni, relative a diverse fasce di disagio cittadino, che ha spiegato nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.
“Una politica del diritto all’abitare sarà uana delle nostre priorità. Stiamo elaborando un piano organico e completo. Noi vogliamo rafforzare la disponibilità di edifici adeguati per le fasce più deboli della popolazione- ha detto il candidato del centrosinistra al Campidoglio- E’ una priorità e occorre farlo con una filosofia diversa da quella che ha portato alla concentrazione delle situazIoni di debolezza e disagio in alcune zone diventate ghetti e ricettacolo di illegalità e criminalità”.
Secondo l’ex ministro dell’Economia “occorre passare a un modello di edilizia sociale orizzontale e non più verticale, dove alla disponibilità di immobili, che il Comune deve reperire, devono affiancarsi politiche di formazione e integrazione. Quindi per le fasce più deboli sono necessarie politiche per l’abitare e per l’inclusione, non solo strettamente per la casa”.
Per avere una maggiore disponibilità di immobili da destinare a case popolari “bisogna fare muovere le graduatorie esistenti e in alcune situazioni, ad esempio Torbellamonaca dove ci sono pezzi interi di case popolari in mano alla criminalità, bisogna essere molto duri e intransigenti”.
Ma a Roma il sostegno all’abitare non riguarda solo i redditi molto bassi: “C’è una vasta zona grigia che vive in situazioni di precarietà e difficoltà abitativa. In questo senso la nostra proposta prevede un’Agenzia della Casa che aiuti le giovani coppie o quei lavoratori a basso reddito che non hanno diritto alla casa popolare ma non riescono ad accedere a una situazione di autonomia e indipendenza sul mercato”.
In quale modo si realizzerebbe questo aiuto? “Mettendo in contatto domanda e offerta e facendo da mediazione. Qui occorre avere un sostegno agli affitti da parte del Comune e garanzie ai proprietari per il rientro in possesso dell’immobile. Quindi il Comune con questa agenzia si deve mettere tra domanda e offerta e aiutare il mercato immobiliare a funzionare per questa fascia della popolazione che dobbiamo aiuitare ad avere autonomia e indipendenza. Questo è un tassello importante per tenere qui quei giovani che questa città espelle troppo i giovani. Formazione, casa e lavoro sono un triangolo di priorità per qualsiasi amministrazione”.
Gualtieri ha ricordato che “avremo risorse importanti dal Pnrr per le politiche abitative, la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico e risolveremo il fatto che Roma Capitale non ha usato il bonus energetico del 110% nelle sue case popolari, creando la struttura che potrà usufruirne avendo la capienza di scala”.
Patto con costruttori su diritti edificatori
“Riconvertirli in rafforzamento servizi e infrastrutture sociali”
Roma – Diritti edificatori riconveriti nella costruzione di asili nido, Case della Salute, Case della comunità, servizi di prossimità, infrastrutture sociali e opere di riqualificazione della città. Attorno a questi assi Roberto Gualtieri intende realizzare un patto con i costruttori romani che detengono diverse autorizzazioni a costruire ancora ferme e che di fatto stanno bloccando tante aree della città.
Il candidato del centrosinistra a sindaco della Capitale ha illustrato la sua idea nel corso di un’intervista all’agenzia Dire: “Ho proposto un grande patto con le forze sociali, produttive e territoriali per realizzare la più grande stagione di recupero urbano, riqualificazione della nostra città e di rafforzamento dei servizi e delle infrastrutture sociali, utilizzando anche gli strumenti della legge urbanistica regionale, le risore del Pnrr e il bonus del 110%. Una riconversione dei diritti edificatori ‘appesi’ verso questo duplice obiettivo è il terreno su cui si può realizza un grande patto per lo sviluppo sostenibile e per la qualita della vita della città con tutte le forze sociali e produttive”.
Gualtieri ha ricordato che “entro il 2026 attraverso i fondi del Pnrr dobbiamo realizzare decine di asili nido, case della comunità, ospedali di prossimità, livelli assistenziali che insieme alla telemedicina dovranno costruire un’assistenza sanitaria inedita. E ancora, impianti sportivi, rendere le nostre scuole piu moderne ed efficienti, centri per l’impiego e spazi di coworking. C’è un’enorme massa di patrimonio che va riqualificato e rigenerato in una visione nuova dello spazio urbano. Lavoriamo in questi cinque anni per questo obiettivo comune, possiamo cambiare il volto della città”.
Atac deve arrivare a 240mln km serviti
“Ora sta a 100 mln. modernizzare flotta taxi con mezzi a basse emissioni”
“Atac deve aumentare il numero di chilometri serviti. Adesso siamo a 100 milioni deve arrivare almeno a 240 milioni, anche sostenendo le preferenziali e approfottando dei soldi del Pnrr per avere bus elettrici”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra al Campidoglio, Roberto Gualtieri, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.
“Dobbiamo sostenere la modernizzazione della flotta dei taxi, che deve essere a basse emissioni- ha aggiunto- Stiamo elaborando una proposta su questo e ne discuteremo coi tassisti”.
Fusione Ama-Acea? Complessa e delicata
“Per ora parlo di sinergia. Ama deve avere i suoi impianti”
“Ama deve avere i suoi impianti, oggi ne ha troppo pochi e li deve potenziare. Penso a quelli per il compostaggio o i biodigestori. C’è un’opportunità fondamentale di sinergia industriale con Acea, che ad esempio ha l’inceneritore di San Vittore ma quell’impianto lavora anche con i rifiuti di altre zone. Non c’è un’integrazione sinergica tra queste due aziende del Comune”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.
“Questa sinergia si può fare anche con altre società che intendono realizzare impianti di nuova generazione come le bioraffinerie”, ha aggiunto Gualtieri che si è poi soffermato sulla possibilità di una fusione tra la municipalizzata e la multiutility, ipotesi caldeggiata dal candidato sindaco Carlo Calenda. “E’ molto complesso e delicato. Invito tutti a una certa prudenza- ha sottolineato Gualtieri riferendosi velatamente a Calenda- Da ministro dell’Economia ho fatto l’azionista di molte societa pubbliche e per esperienza so che soluzioni finanziarie di integrazione sono posibili ma vanno studiate con una certa attenzione. Non è obbligatorio in campagna elettorale dire delle cose prima di averle approfondite e analizzate. Magari si dà l’impresisone di avere tutte le soluzoni in tasca, poi quando ci si trova a governerare si scopre che bisogna fare uan serie di azioni. Stiamo approfondendo con grande attenzione questo dossier e gli aspetti societari ma oggi per serietà mi permetto di parlare di sinergia. A tempo debito definiremo la cosa più utile per i romani”.
Se sindaco subito pulizia e manutenzione città
“Più centri stoccaggio rifiuti. Ora ‘romanelle’ su strade, non sono intelligenti”
Liberare Roma dai rifiuti e fare ripartire la manutenzione della città. Sono le due urgenze su cui immediatamente lavorerà Roberto Gualtieri se diventerà il sindaco di Roma.
Nel corso di un’intervista all’agenzia Dire, il candidato del centrosinistra al Campidoglio ha spiegato che “bisognerà subito ripulire la città, perche è scandaloso e vergognoso che la Capitale sia così sporca. E poi deve ripartire un’attività di manutenzione, che è ferma. Adesso si stanno facendo delle ‘romanelle’, tappando le buche, ma non è molto intelligente, perché dopo pochi mesi si riproporrà lo stesso problema”.
Andando nel dettaglio, per togliere l’immondizia “dobbiamo dotare Ama di maggiore capacità di stoccaggio, perché la soluzione impiantistica per la chiusura del ciclo dei rifiuti con gli di trattamento richiederà del tempo. Con questi siti si riuscirà a trattenere i rifiuti in attesa di uno sbocco. Ama non li ha e quindi i siti di stoccaggio sono diventate le strade. Questa è una cosa da fare immediatamente”.
Un altro intervento “urgentissimo è quello sulla pianta organica del Comune per rafforzare alcune funzioni, ad esempio la manutenzione, che devono ripartire rapidamente- ha aggiunto Gualtieri- Altrimenti abbiamo questa situazione paradossale, che mi ha fatto rizzare i capelli in testa, per cui il bilancio di Roma ha un avanzo primario, cioé soldi che ci sono ma non si riesce a spendere. Con gli interventi giusti si può partire immediatamente e fare funzionare la città per poi realizzare una strategia di sviluppo sostenibile per l’occupazione e la coesione”.
No urbanistica elettorale su stadi Roma-Lazio
“Va costruita soluzione concreta, stiamo lavorando per questo”
“La prospettiva che Roma e Lazio si dotino di due stadi va accolta positivamente purché ci sia la volontà di realizzare l’investimento, soluzioni adatte ai tifosi ma anche sostenibli e ben collegate. Sconsiglio l’urbanistica elettorale su cui vedo che altri si stanno esercitando, improvvisando soluzioni, magari per dare l’idea che ne esiste una concreta senza sapere che dietro ci sono molte questioni complesse”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.
“Si è parlato ababstanza di questo tema ma si è agito poco. Va costruita seriamente una soluzione concreta, evitando di comunicare prima- ha aggiunto Gualtieri- Stiamo lavorando per questo”. (www.dire.it)