Editoriale – Tutto chiuso, povertà, dolore e stridore di denti. Il popolo è ormai condannato ai gironi danteschi della Divina Commedia. E quella che sembrava essere la via d’uscita dalla pandemia del covid 19, non è altro che una repetita iuvant. Siamo chiari, la sensazione è di maggior garanzia rispetto al passato: il tandem Draghi-Figliuolo è il vero perno su cui tutto oggi sta ruotando.
Ma il contorno è un rituale già visto: Speranza che già dice, “siamo ancora nel pieno della pandemia”. Con il viso funebre ormai che lo caratterizza. La variante inglese prima faceva paura, ora è passata in sordina, ed è stata sostituita dalla Delta, poi ne arriveranno altre, tutte piu’ insidiose, tutte maggiormente contagiose. Ma cosa significa tutto questo? Da un lato si consente al popolo di festeggiare gli Europei, dall’altro poi lo si biasima per averlo fatto. La gente fa cio’ che gli è consentito. Prima non si poteva passeggiare dopo le 22, se non per comprovate esigenze e così e’ stato. Ed ora in zona “bianca” che sembra un ritorno alla normalità, transitoria è ovvio, la spada di Damocle sulle vacanze è già iniziata.
Tanto che il popolo sembra ignorare i proclami nefasti che già preannunciano il lockdown d’autunno. Probabilmente ci sarà anche il pretesto per rinviare ancora le elezioni e via dicendo. Un manuale già visto, e già scritto e le premesse non sono delle migliori.
Prima o poi uscirà una nuova variante refrattaria ai vaccini, ed il terrore continuerà a lungo. Anzi per dirla certa: non finirà se non con l’arrivo delle elezioni a scadenza naturale e se non ci si libera da un rigorismo oppressivo che poi è attuato da quanti dovrebbero in teoria e per fede politica difendere il popolo.
Quindi chiudiamo in casa il bimbo senno’ prende il raffreddore. Limitiamo la velocità ai veicoli. Non facciamo piu’ nulla e mandiamo in fallimento tante attività commerciali, unico modo per ricreare un divario sociale imperante che si avvicina sempre di piu’. Chi è nell’arca dell’alleanza ha ben poco da preoccuparsi. Non c’è rischio contagio per chi sta nei piani alti, ma attenzione, anche il terremoto può arrivare da un momento all’altro, è imprevedibile ed è un fenomeno della natura che mette a rischio la vita di tutti, ma non per questo si smette di vivere per paura di dover morire. Non esiste l’immortalità, da quando siamo nati siamo a rischio morte, per cause diverse per destino, per situazioni, per incidenti. Nessuno potrà regalare mai l’immortalità e l’immunità da covid, e dal terrore ansiogeno perdurante che ormai sarà la nuova dittatura mondiale. Popolo oppresso e represso e chi lo difende dalla diffusione di virus e batteri. Maestra e alunno, nonni e nipoti.