L’obiettivo primo è quello di garantire l’efficacia dello Strumento militare al fine di soddisfare le esigenze operative delle Forze Armate, dando impulso, al tempo stesso, al consolidamento del vantaggio tecnologico e, quindi, della competitività dell’industria nazionale di settore. Per continuare a garantire al Paese e alle sue eccellenze industriali un posizionamento di rilievo nei principali e più innovativi programmi di cooperazione europei ed internazionali, e accrescere la rilevanza tecnologica del know how italiano nel mondo.
“La crescente competizione tra gli Stati – sostiene il Ministro Guerini – si esprime sempre di più anche attraverso la capacità e la dimensione industriale e tecnologica. Questo aspetto è ancor più sensibile nel campo della politica di difesa”.
La Direttiva intende promuovere una mirata politica industriale della Difesa, indirizzandola in questa fase particolarmente complessa, aggravata dall’emergenza sanitaria, dove è quanto mai prioritario contribuire all’azione di rilancio economico del Paese, valorizzando l’intero potenziale esprimibile dall’Industria della Difesa. Partendo da quanto già fatto per lo sviluppo di una strategia industriale e tecnologica della Difesa, ma con il rinnovato intento di adeguarlo alla complessità dell’attuale scenario in cui l’industria italiana del settore è chiamata a raccogliere la sfida della globalizzazione, dell’innovazione digitale e della transizione ecologica. In un momento in cui ha ripreso velocità il processo dell’integrazione della Difesa europea.
“La dimensione industriale è, perciò, un aspetto determinante anche nel processo di integrazione della Difesa Europea – finalmente avviato in uno scenario di competitività globale e crescente affermazione delle identità nazionali – e assume rilevanza geopolitica, fungendo, anche negli accordi tra governi, da fattore catalizzante delle cooperazioni con altri Paesi e del rafforzamento del ruolo internazionale dell’Italia”.