“Ho preso la mia decisione. Ho deciso di smettere alla fine dell’anno e questa sarà l’ultima mezza stagione come pilota di MotoGP. Mi dispiace un sacco perchè avrei voluto correre per altri 20-25 anni, ma purtroppo non è possibile. È stato bello e ci sono stati dei momenti indimenticabili che porterò con me sempre. Dall’anno prossimo un po’ la mia vita cambierà perchè non correrò con la moto, che è una cosa che ho fatto per gli ultimi 30 anni”. Sono le parole di Valentino Rossi che annuncia l’addio alle competizioni al termine di questa stagione di MotoGP.
“Mi piace correre con le auto, quindi penso che lo farò in futuro, ma è ancora un processo in corso. Non ho preso alcuna decisione. Mi sento un pilota, di moto, di auto, e lo sarò per tutta la vita. Penso che correrò comunque” ha aggiunto Valentino Rossi in conferenza stampa, spiegando quale potrebbe essere il suo futuro dopo il ritiro dal Motomondiale a fine stagione.
“Non è stata una decisione facile– ha aggiunto- ma bisogna comprendere che in tutti gli sport i risultati fanno la differenza. Penso di avere preso la strada giusta”. Oltre alle tante vittorie, una soddisfazione particolare: “Molte persone hanno iniziato a seguire le gare di moto per seguire me. Come è successo con Tomba nello sci. L’obiettivo più importante raggiunto è questo. Mi riconoscono ovunque, anche nei posti più sperduti al mondo, quando vado in Thailandia, per esempio, lontanissima da qui. È qualcosa di speciale“.
L’annuncio di oggi chiude un’epoca memorabile: Valentino Rossi dice addio al Motomondiale dopo 26 anni e 9 titoli, e si prepara ad aprire un nuovo capitolo della sua vita su cui con la consueta prontezza, i bookmaker internazionali si sono scatenati.
Per il futuro del Dottore, la sigla britannica Stanleybet punta innanzitutto sul lato ‘extra pista’. Come riporta Agipro, le nozze con Francesca Sofia Novello nel 2022 si giocano a quota bassissima (1,35), così come la possibilità di un figlio sempre entro il prossimo anno (1,65). Niente divano a lungo termine però, visto che per Vale gli analisti prenotano un futuro movimentato. La partecipazione alla Dakar, ancora una volta nel 2022, è un’idea piuttosto plausibile vista l’offerta a 3,00, mentre l’incarico di team manager in MotoGp si gioca a 3,80. Da non escludere nemmeno l’approdo in Superbike nella prossima stagione (a 8,00), mentre un anno sabbatico per raccogliere le idee pagherebbe 2,40.
Valentino Rossi lo aveva annunciato lo scorso 3 marzo, prima dell’inizio della stagione: “Deciderò durante la pausa estiva se continuare un altro anno“. Il tempo per la scelta è arrivato ed è quella che tutti gli appassionati di moto non volevano sentire.
Una decisione sofferta per il 9 volte campione del mondo che 25 anni fa, il 31 marzo del 1996, sul circuito di Shah Alam, in Malesia, ha partecipato al suo primo GP, classe 125. Erano ancora gli anni della Classe 500, oggi MotoGP, della 250, oggi Moto2, della 125, oggi Moto3. In sella all’Aprilia per 4 stagioni, Rossi ha conquistato due podi già nel primo anno, vincendo la prima gara il 18 agosto nel GP della Repubblica Ceca. All’epoca Marc Marquez, 8 titoli mondiali vinti fino a oggi, aveva circa 3 anni, mentre Joan Mir, campione in carica della MotoGP, sarebbe nato solo 1 anno dopo. Da allora Valentino Rossi ha messo insieme nove titoli mondiali, che lo rendono l’unico pilota nella storia del motociclismo ad aver vinto in quattro categorie diverse: 125, 250, 500 e MotoGP.
Il Mondiale in 125 lo conquista nel 1997 con l’Aprilia, vincendo 11 gare su 15. Nel 1999, invece, conquista il titolo nella 250, ancora con la scuderia di Noale e lo fa da unico pilota della squadra ufficiale: ottiene 9 vittorie, 2 secondi posti, 1 terzo e 5 pole. Nel 2001 si porta a casa il titolo nella classe 500 in sella alla Honda. È l’ultimo anno per la classe regina con il vecchio appellativo, prima di diventare MotoGP. Anche nella nuova classe, il dominio di Rossi è incontrastato: vince i primi 4 anni, i primi 2 in sella alla Honda, dal 2002 al 2005 e poi per due anni di fila, nel 2008 e nel 2009, tutti su Yamaha. Rossi ha anche vestito per due anni i colori della Ducati. Ma l’esperienza con il team di Borgo Panigale non si è rivelato vincente come con Yamaha e Honda.
Quest’anno Valentino Rossi ha fatto il suo esordio con Petronas, nel team satellite della Yamaha, e dopo 9 GP disputati ha collezionato solamente 17 punti, senza mai riuscire a salire sul podio o ad ottenere una pole position. Oggi l’annuncio: mancano 9 gare per vedere ancora in sella il ‘Dottore’.