“Il provvedimento, in coerenza con la nuova visione del ministero e le strategie del Governo, semplifica le procedure per gli investimenti nelle infrastrutture, migliora la sicurezza e il funzionamento dei trasporti, tutelando maggiormente i diritti alla mobilità delle persone con disabilità e delle donne in gravidanza”, spiega il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. “Per sostenere l’attuazione del Pnrr alla luce dei processi di innovazione in atto nei settori di nostra competenza – aggiunge- viene istituito all’interno del Mims un Centro di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, con conseguente immissione di un nucleo di ricercatori e tecnologi che contribuiranno ad aumentare la qualità delle politiche di competenza del Ministero”.
Tra le modifiche al codice della strada il Mims segnala l’introduzione degli “stalli rosa” dedicati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni, e la facoltà per i Comuni di riservare posti di sosta, a carattere permanente o temporaneo, oltre che ai veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità, anche ai veicoli elettrici, ai veicoli per il carico e lo scarico delle merci nelle ore stabilite e al trasporto scolastico. Il decreto prevede poi un rafforzamento delle sanzioni per chi occupa gli stalli rosa e altri parcheggi riservati senza essere autorizzato: ad esempio, vengono raddoppiate le multe per chi parcheggia negli spazi riservati alle persone con disabilità e la nuova sanzione sarà compresa tra 168 e 672 euro.
Nel provvedimento sono anche previsti incentivi ai Comuni per consentire la sosta gratuita alle persone con disabilità all’interno delle strisce blu nel caso lo stallo riservato risulti occupato. Multe più care sono previste anche per chi sosta nelle aree perdonali urbane. Gli interventi sulla micromobilità saranno concordati in sede parlamentare in occasione della conversione in legge del decreto. Interventi sono previsti con riferimento alle diverse tipologie di trasporto. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, in considerazione dell’andamento della crisi pandemica e della ripresa delle attività lavorative e didattiche, si prevede che le Regioni possano utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per erogare servizi aggiuntivi anche per potenziare i controlli sulla corretta applicazione delle linee guida recentemente emanate.
Per il trasporto aereo è prevista la prosecuzione fino a ottobre 2022 dei collegamenti tra Milano Linate e il Regno Unito effettuati dai vettori comunitari e britannici in condizione di reciprocità. Si introducono, inoltre, norme che disciplinano la cessione del marchio “Alitalia”, degli slot e gli indennizzi ai passeggeri titolari di biglietti e voucher per voli successivi alla chiusura del vettore prevista il 15 ottobre.
Per il settore marittimo il decreto Infrastrutture e trasporti approvato oggi dal Consiglio dei ministri prevede: misure per rafforzare la sicurezza sulle navi e nelle operazioni in porto; l’inclusione dei Porti di Arbatax e di Gela nelle circoscrizioni di competenza delle rispettive Autorità di sistema portuale; la realizzazione di infrastrutture per aumentare la capacità di accosto dei traghetti nello Stretto di Messina nell’ambito del piano straordinario introdotto dal Governo per migliorare i servizi di trasbordo.
Quanto agli investimenti sulle infrastrutture, per aumentare l’efficienza delle infrastrutture idriche e migliorare i servizi a favore dei cittadini e delle attività economiche, il decreto prevede la semplificazione delle operazioni di manutenzione delle grandi dighe e degli invasi, alle quali il Pnrr destina risorse consistenti.
Per il miglioramento della rete ferroviaria il decreto prevede un’accelerazione dell’attuazione del ‘Piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, European Rail Traffic Management System (Ertms)’ al quale il Pnrr dedica investimenti ingenti nell’ambito del potenziamento degli interventi per la digitalizzazione, così da aumentare la sicurezza delle ferrovie, rinnovando o ristrutturando i veicoli, e a potenziare il traffico senza ricorrere alla costruzione di nuove opere. Il decreto rafforza poi il ruolo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema dei controlli sulle diverse infrastrutture di trasporto: in particolare, vengono trasferite all’Agenzia le funzioni esercitate dagli Uffici speciali trasporti a impianti fissi (USTIF) del Mims, con conseguente trasferimento di circa cento unità di personale.
Riguardo all’attuazione del Pnrr, il decreto Infrastrutture e trasporti approvato oggi dal Consiglio dei ministri introduce misure per velocizzare la realizzazione delle opere previste attraverso norme di semplificazione per le amministrazioni titolari degli interventi. Il decreto prevede infine misure per una rapida realizzazione del ‘Parco della Giustizia di Bari’, opera considerata di preminente interesse nazionale, attraverso l’attribuzione al Commissario straordinario.
Al fine di agevolare gli investimenti per ridurre i divari infrastrutturali sul territorio, il decreto prevede un’attività di ricognizione e censimento da parte del Mims delle infrastrutture statali sanitarie, assistenziali, scolastiche, stradali e autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e idriche, mentre per altre infrastrutture la ricognizione verrà eseguita dagli enti territoriali e dagli altri soggetti pubblici e privati competenti. Al termine di quest’attività, d’intesa con le Regioni e gli enti locali, si individueranno le priorità e le azioni necessarie per ridurre il divario infrastrutturale a valere sul fondo di 4,6 miliardi di euro da utilizzare tra il 2022 e il 2033. Inoltre, per potenziare la progettualità locale in attuazione del Pnrr è prevista l’istituzione del “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, cui accedono tutti i Comuni e le Unioni di Comuni con popolazione complessiva inferiore a 30.000 abitanti.
Il decreto Infrastrutture e trasporti approvato oggi dal Consiglio dei ministri interviene anche sui sostegni previsti per gli operatori economici a fronte dell’emergenza sanitaria. In particolare, a seguito del calo dei traffici marittimi, il decreto proroga fino al 31 dicembre 2021 le modalità semplificate di stipulazione dei contratti di arruolamento del personale marittimo e per assicurare misure di semplificazione per l’impiego a bordo del personale marittimo da parte delle imprese di armamento. Nell’ambito delle misure di sostegno necessarie a fronte della crisi pandemica, vengono prorogate per due anni le concessioni dei servizi di distribuzione di carburante e di ristoro sulla rete autostradale.
Per sostenere le attività orientate all’attuazione del Pnrr, in linea con il cambiamento del nome e delle funzioni del ministero, al suo interno viene istituito il ‘Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità’ (Cismi) nel quale opereranno 24 ricercatori e tecnologi. Il Cismi svolgerà attività di studio, di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, organizzativa e dei materiali, in coerenza con le trasformazioni che caratterizzano e caratterizzeranno in futuro i sistemi di trasporto e le infrastrutture.
Inoltre, in vista di un potenziamento delle funzioni del Mims per gli interventi previsti dal Pnrr vengono adeguate le retribuzioni dei dipendenti a quelle di altri Ministeri ed è integrata la composizione del Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici chiamato ad esprimere i pareri sui i progetti di fattibilità tecnica ed economica delle opere. Al fine di consentire il completamento degli interventi di competenza del Commissario straordinario nominato in relazione al crollo del viadotto Polcevera si prevede la possibilità di proroga o rinnovo dell’incarico commissariale fino al 31 dicembre 2024. (www.dire.it)