Il suo vice sarà Abdul Ghani Baradar, tra i fondatori del movimento e negoziatore degli accordi del febbraio 2020 con gli Stati Uniti. A Sirajuddin Haqqani, del clan degli Haqqani, andrà la guida del ministro dell’Interno (Anas Haqqani è stato tra i primi su Twitter a festeggiare la partenza dei militari statunitensi, lo scorso 31 agosto, parlando di “vittoria sull’impero americano”). Il ministero della Difesa sarà invece assegnato al mullah Mohammad Yacoob, figlio del mullah Omar. Ad annunciare la composizione dell’esecutivo è stato il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid.
Stando a quanto riporta l’emittente Tolo News, Qari Din Hanif è stato nominato a capo del ministero dell’Economia, Mawlawi Noor Mohammad Saqib a quello del Pellegrinaggio e degli affari religiosi e Mawlawi Abdul Hakim Sharie a quello della Giustizia. Il mullah Mohammad Esa Akhund guiderà il dicastero delle Miniere e del petrolio, il mullah Noorullah Noori quello dei Confini e degli affari tribali mentre Khalilurahman Haqqani sarà responsabile per i Rifugiati. Il ministero dell’Aviazione dei trasporti pubblici andrà al mullah Hamidullah Akhundzada, quello dell’Istruzione superiore a Abdul Baqi Haqqani e quello delle Telecomunicazioni a Najibullah Haqqani.
Infine, ministro per lo Sviluppo rurale sarà il mullah Mohammad Younus Akhundzada. Ai Lavori pubblici andrà il mullah Abdul Manan Omari mentre il mullah Abdul Latif Mansoor sarà responsabile del ministero dell’Acqua e dell’energia. Zabihullah Mujahid ha annunciato anche altre nomine: l’ufficio di presidenza sarà diretto da Ahmad Jan Ahmady, l’intelligence verrà affidata a Abdul Haq Wasiq, mentre Haji Mohammad Idris sarà direttore della Banca centrale.
Fonte: www.dire.it