L’accesso all’agevolazione è riservato ai titolari di esercizi che operano nella vendita al dettaglio di libri nuovi o usati in esercizi specializzati, che rispettano i seguenti requisiti:
- abbiano sede legale nello Spazio economico europeo
- siano soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale ovvero per la presenza di una stabile organizzazione nel territorio, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici
- siano in possesso di una classificazione Ateco principale 47.61 (libri nuovi) o 47.79.1 (libri usati), come risultante dal registro delle imprese al momento di presentazione della domanda
- abbiano sviluppato nel corso dell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, anche usati, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.
Come accennato, la misura del bonus è determinata, per ogni singolo punto vendita, agli importi pagati nel 2020 a titolo di Imu, Tasi, Tari, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione del suolo pubblico, spese sostenute per la locazione (al netto dell’Iva), spese per mutui e contributi previdenziali e assistenziali versati per il personale dipendente. Per ognuna di queste voci sono stati stabiliti dei massimali ai fini della parametrazione del credito, come indicato nell’allegato al decreto 23 aprile 2018. In particolare i massimali ammessi per ogni singola voce vanno così calcolati:
- Imu, 3mila euro
- Tasi, 500 euro
- Tari, 1.500 euro
- imposta sulla pubblicità, 1.500 euro
- tassa per l’occupazione di suolo pubblico, 1.000 euro
- spese per locazione, 8mila euro, al netto dell’Iva
- spese per mutuo, 3mila euro
- contributi previdenziali e assistenziali per i dipendenti, 8mila euro.
In ogni caso l’importo del tax credit non può superare i limiti massimi, che sono state stabiliti nella misura di:
- 20mila euro per gli esercenti di librerie indipendenti, che perciò non appartengono a gruppi editoriali
- 10mila euro per tutti gli altri venditori.
Grazie ai fondi previsti con il decreto n. 226 del 28 giugno 2021 del Mic, che ha integrato la dotazione ordinaria per il 2021, la misura può contare quest’anno su uno stanziamento complessivo di 18.250.000 euro, come si legge in una nota pubblicata sul sito del ministero della Cultura, secondo cui “questa misura contribuisce a rafforzare la presenza sul territorio delle librerie, che rappresentano un avamposto culturale fondamentale, soprattutto nei piccoli centri”.
Il tax credit non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap, deve essere utilizzato esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici.
Il credito d’imposta deve essere indicato sia nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo per il quale è riconosciuto, sia in quella relativa al periodo di imposta in cui la somma è utilizzata, evidenziando distintamente l’importo riconosciuto e maturato e quello utilizzato.
Le modalità di fruizione del credito d’imposta sono state definite con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 12 dicembre 2018 .