Le Federazioni ed i Consigli Nazionali evidenziano il conflitto deontologico quando il professionista sanitario non orienta il suo agire al bene della persona, della famiglia e della collettività, soprattutto se riferito a soggetti fragili; non promuove la cultura della salute, basata sulle evidenze scientifiche; non riconosce il valore della ricerca scientifica e della sperimentazione accreditata; nella comunicazione non agisce con sobrietà, correttezza, rispetto, trasparenza e veridicità; non tutela il decoro personale e non salvaguarda il prestigio della professione e della comunità scientifica.