“Il numero massimo dei partecipanti all’evento dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre assembramenti di persone, dopo confronto con le autorità sanitarie locali”. È quanto si legge nelle le Linee guida delle regioni nella parte che riguarda convegni, congressi, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili. Nel caso in cui, si legge ancora, “l’evento sia frazionato su più sedi/padiglioni, fisicamente separati tra loro, è necessario individuare il numero massimo dei partecipanti per ogni sede/padiglione dell’evento. Conseguentemente devono essere utilizzati sistemi di misurazione degli accessi nonché di limitazione e scaglionamento degli accessi anche attraverso sistemi di prenotazione del giorno e dell’orario di ingresso, finalizzati a evitare assembramenti”.
Nelle linee guida è scritto che sarà dell’80% la capienza massima degli impianti sciistici chiusi, come cabinovie e funivie, con obbligo di mascherina. Del 100% – e sempre con l’obbligo del dispositivo di protezione – per gli impianti aperti, quindi seggiovie e sciovie. Sempre secondo il documento, la capienza massima delle seggiovie viene ridotta all’80% qualora venisse utilizzata la cupola paravento. Gli impianti chiusi, inoltre, devono essere il più possibile areati, mantenendo i finestrini aperti e in ogni caso, è vietato consumare pasti, bevande o fumare