Per il giudice dunque porre in circolazione un veicolo che non poteva essere utilizzato per divieto di legge costituisce un comportamento illecito e illegittimo, «tanto grave da essere immeritevole di tutela da parte del nostro ordinamento giuridico».
In sostanza, secondo questa lettura, lo Stato non può di fatto accordare un risarcimento rispetto un bene quando quest’ultimo si trovi in una situazione contra legem,
Di conseguenza, nel caso in fattispecie dunque la lesione non può essere ritenuta ingiusta, considerato che non si può tutelare chi concorre a causare danni. Il caso trattato dal giudice Tango evidenziava inoltre la regolarità assicurativa del veicolo che aveva provocato l’incidente.
Questa sentenza potrebbe inoltre avere un impatto su 2,5 milioni di veicoli e la questione non riguarda solo gli eventuali danni subiti dall’auto ma anche quelli che dovesse ricevere il conducente e soprattutto una terza persona eventualmente trasportata sul mezzo.