“Abbiamo iniziato a seguire un gruppo di mamme con i loro bambini 7 anni fa, a partire dalla gravidanza, valutando l’impatto dello stress materno sullo sviluppo del bambino in diverse fasi del suo sviluppo. Tra i diversi aspetti esaminati, abbiamo indagato la sintomatologia ansioso e depressiva nelle madri e il funzionamento emotivo-comportamentale dei bambini prima dello scoppio della pandemia, a 1 e a 3 anni di distanza dal parto, e durante il primo lockdown, dopo 4 anni dal parto. Abbiamo osservato non solo un incremento dei problemi di ritiro, ansia-depressione, reattività emotiva ed aggressività nei bambini di questa età durante il lockdown rispetto a prima, ma scoperto anche il ruolo giocato dalla sintomatologia ansiosa-depressiva materna nel moderare tale traiettoria“, spiega la responsabile dello studio EDI Alessandra Frigerio
Il campione di mamme e bambini, reclutato negli ospedali Valduce di Como, Mandic di Merate e Fatebenefratelli di Erba, è stato valutato attraverso gli strumenti maggiormente utilizzati negli studi epidemiologici in ambito internazionale per i problemi emotivo-comportamentali (Edinburgh Postnatal Depression Scale e State-Trait Anxiety Inventory per le mamme, Child Behavior Checklist per i bambini).
IL CONTESTO FAMILIARE PUÒ AVERE UN RUOLO PROTETTIVO
Nel complesso, i problemi emotivi e comportamentali dei bambini sono aumentati significativamente durante l’isolamento. Non solo, il disagio psicologico delle madri durante il lockdown ha contribuito a esacerbare il malessere dei figli. Al contrario, i bambini le cui madri sperimentavano meno sintomi d’ansia e di depressione durante il lockdown non mostravano un incremento di problemi internalizzanti ed esternalizzanti durante la prima ondata della pandemia rispetto al periodo precedente.
BONUS PSICOLOGO?
Questi risultati contribuiscono a far luce sul ruolo giocato dal benessere emotivo materno nel tamponare l’impatto del lockdown sullo sviluppo comportamentale dei bambini: “anche se preliminari, i risultati attuali evidenziano la necessità di fornire interventi psicologici tempestivi alle madri in difficoltà per aiutare i loro figli ad affrontare meglio gli effetti della pandemia” sottolinea il Direttore sanitario dell’IRRCS Medea Massimo Molteni, che conclude con un appello: “auspico un intervento delle istituzioni per aiutare chi ha bisogno di un sostegno psicologico ma non può permetterselo”. (www.dire.it)