QUI LO SPECIALE DIRE OGGI DEDICATO AD ALTAROMA
“Il ruolo della città di Roma è ormai chiaro- ha detto la Presidente di Altaroma, Silvia Venturini Fendi– Roma è l’hub dei giovani talenti, dei brand emergenti, delle realtà indipendenti e questo significa lavorare su valori, contenuti e modalità sempre in evoluzione. Ogni stagione della Roma Fashion Week sintetizza perfettamente il lavoro che Altaroma svolge durante l’anno: creare un network, diventare un ascensore di opportunità per ciascun designer e brand, a partire dai percorsi di formazione, senza i quali è imprescindibile la crescita, fino ad arrivare alle passerelle. La moda in diverse fasi storiche è entrata nel vissuto della città di Roma; oggi lo fa guardando più che mai guardando all’innovazione, al futuro e alle nuove generazioni. Il clima di collaborazione istituzionale che si è percepito con forza in questi giorni, e che vedrà nuovamente impegnate la Camera di Commercio di Roma, la Regione Lazio e il Comune di Roma in una strategia condivisa sulla Moda, non potrà che giovare al nostro territorio, ai nostri giovani e al sistema moda di tutto il Paese”.
Sono oltre 76mila gli utenti che hanno seguito online la manifestazione dalla piattaforma e dalla nuova App di Altaroma, 400 i giornalisti accreditati e più di 40 gli ospiti della stampa internazionale provenienti da diversi paesi, tra cui Brasile, Kazakistan, Spagna, Ucraina e Regno Unito. Sono 90 invece i brand e i designer che hanno partecipato alle iniziative in calendario e 170 tra buyer, showroom e concept-store accreditati sulla piattaforma digitale, di cui 50 in presenza. Infine, 11 in tutto le sfilate negli Studi di Cinecittà e una esterna. Questi numeri, destinati a crescere, chiudono la manifestazione.
La certezza per gli addetti ai lavori presenti è quella di aver partecipato e vissuto la fashion week del Made in Italy nuovo, innovativo, sostenibile e di qualità. “Altaroma ha subito una forte trasformazione- prosegue la presidente Fendi- e penso che sempre di più la manifestazione e la città stessa possa essere considerata la culla del nuovo, dell’innovazione e delle start up. Siamo stati tra i primi a lavorare sulla sostenibilità, sul genderless e, adesso, anche sull’innovazione digitale. Il nostro è un percorso di valorizzazione del Made in Italy attraverso tutti i nuovi driver dello sviluppo della moda, per favorire i brand nell’accesso ai mercati internazionali”. (www.dire.it)