Il Friuli Venezia Giulia “sta dando, ancora una volta, una grande prova di generosità” nell’accoglienza dei profughi. A partire dalla Protezione civile e dai Comuni. Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, intervenendo al congresso regionale della Cisl. Soffermandosi sui vari aspetti dell’accoglienza, Fedriga ha precisato che “”non si tratta solo di fare i tamponi, ma di provvedere anche alle vaccinazioni””, in particolare alla terza. E tanta parte degli arrivi sono di bambini. Il presidente ha riferito, fra l’altro, di un gruppo di medici che si sono messi a disposizione “”da volontari””. Quanto alla Protezione civile, Fedriga ha ricordato che sta anche portando aiuti a chi scappa dalla guerra. “E’ la prima protezione civile a livello nazionale”.
“Abbiamo aperto la scorsa riunione del Consiglio con l’assurda notizia dell’attacco russo all’Ucraina: la speranza di quest’Aula che la crisi si risolvesse in fretta si è infranta, e ancora oggi siamo confrontati con un conflitto attivo e doloroso”. Lo ha detto il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, in apertura dei lavori dell’Assemblea valdostana, aggiungendo che “alla solidarietà espressa abbiamo voluto affiancare una serie di interventi operativi pensati per accogliere gli ucraini che abbandonano la loro terra a causa del conflitto: credo che sia opportuno sottolineare la forza della solidarietà dimostrata da tutta la popolazione valdostana, tanto nelle istituzioni quanto nelle associazioni della società civile e nel desiderio dei singoli di dimostrare vicinanza”. Il presidente ha poi ricordato che è stato attivato un tavolo di coordinamento e che la Protezione civile regionale è stata individuata come punto di raccordo a livello valdostano, anche con l’attivazione di un numero verde capace di fare da collettore per tutte le informazioni. “Da una parte abbiamo istituito un percorso pensato per chi arriva in Valle d’Aosta: una serie di tappe permettono alle persone che arrivano di essere prese in carico dal punto di vista sanitario e dell’ospitalità. In questo senso, la Protezione civile ha iniziato a creare un elenco di tutte le disponibilità a ospitare gratuitamente dei profughi, attraverso un modulo che può essere reperito anche sul sito della Regione” ha proseguito Lavevaz. “Abbiamo anche deciso di lavorare insieme al Terzo settore per creare un’unica iniziativa di raccolta fondi, destinata anzitutto alle iniziative di accoglienza sul territorio regionale” ha concluso.
Arriveranno tra stasera e domani all’Azienda Ospedaliera di Verona, 4 bambini ucraini malati di tumore, provenienti dalla citta’ di Kharkiv, prelevati da una missione umanitaria composta da una squadra Abeo di Verona, da personale medico e infermieristico di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale della Donna e del Bambino. Ne dà notizia il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si e’ tenuto in stretto contatto con il Direttore Generale dell’Aoui (Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata) scaligera, Callisto Bravi. I bimbi sono accompagnati dalle loro mamme e in alcuni casi da altri familiari (una nonna, un fratellino e una sorellina). Inoltre, sara’ anche accolta una sorella di un paziente ucraino gia’ a Verona per ricongiungersi con la famiglia ucraina. L’intervento e’ coordinato congiuntamente con l’Aoui, nella persona del direttore generale, dott. Callisto Bravi e dalle associazioni umanitarie Il Ponte – Mict e la Paul O’Gorman Lifeline. Il pullman che accompagna il convoglio umanitario e’ messo a disposizione da Atv, grazie alla disponibilita’ del presidente, Massimo Bettarello e direttore generale, Stefano Zaninelli e all’azienda collaboratrice Peschiera Viaggi. “Una bella squadra che ha reso possibile questa iniziativa significativa – dice Zaia – con slancio e professionalita’. L’Aoui di Verona ha dato una risposta forte e generosa ad una delle peggiori atrocita’ causate dalla guerra in Ucraina, come l’impossibilita’ di proseguire in loco le cure oncologiche a questi piccoli doppiamente sfortunati”.
Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, “considerata l’urgenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina” in conseguenza “della grave crisi istituzionale in atto”, con proprio decreto ha autorizzato il Direttore del Servizio di Protezione civile regionale all’attivazione del Comitato operativo regionale per gli interventi urgenti e le emergenze al fine di garantire il coordinamento delle attività. Il Comitato è integrato dai Prefetti di Campobasso e Isernia, dal presidente dell’Anci
Molise, Direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale (Asrem), Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) o
loro delegati.
Il presidente della Regione Liguria e Commissario delegato del governo per l’emergenza ucraina, Giovanni Toti, ha firmato il primo decreto per la gestione dell’accoglienza dei profughi. Vengono messe a disposizione fino al 31 dicembre prossimo due strutture per l’accoglienza temporanea, già utilizzate durante la pandemia da Covid-19, da destinare alla prima accoglienza: la struttura Santa Dorotea in via Liri a Genova, ampliata da 50 a 75 posti, e la residenza La Riviera di Savona, dotata di 100 posti. Le persone positive al Covid attualmente ospiti a Villa Dorotea e alla Riviera saranno trasferite al Centro Polifunzionale Danilo Ravera di Genova, ampliato fino ad un massimo di 97 posti disponibili. Il decreto prevede anche l’allestimento di 4 Infopoint, uno per ciascun capoluogo di provincia, e degli Ambulatori di prima accoglienza da parte delle Asl.
In particolare, nelle due strutture individuate – Santa Dorotea e La Riviera – i profughi verranno iscritti al regime di ‘straniero temporaneamente presente’ con il rilascio del codice STP, faranno tamponi anticovid e saranno vaccinati.
I 4 Infopoint, in strutture prefabbricate presso le stazioni ferroviarie a Genova, Savona, Imperia e alla Spezia, forniranno l’iscrizione al regime di ‘straniero temporaneamente presente’ , tamponi, mascherine Ffp2, informazioni sull’accoglienza temporanea nelle due strutture individuate.
L’scrizione al regime di ‘straniero temporaneamente presente’ potrà essere effettuato anche presso ciascun distretto sociosanitario, così come presso gli Ambulatori di prima accoglienza che sono in fase di attivazione in ciascuna Asl per assicurare anche l’effettuazione dei tamponi, la somministrazione del vaccino anti Covid-19 e l’assistenza sanitaria di base.
“La nostra Protezione civile è in costante contatto con il Dipartimento Nazionale e con le altre istituzioni che, in primis la Prefettura per quanto riguarda il sistema dell’accoglienza, sono in campo per sostenere soprattutto donne e bambini che fuggono dalla guerra”, dicono Toti e l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone.
“Sta proseguendo la campagna di vaccinazione Covid e pediatrica con una buona adesione rivolta ai profughi provenienti dall’Ucraina e al momento non ci vengono segnalate criticità” ha dichiarato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Poiché l’Ucraina, inserita dall’OMS tra i paesi ad elevata endemia di tubercolosi (TBC), è stato istituito presso l’Istituto Spallanzani un ambulatorio dedicato alla sorveglianza per la tubercolosi dei migranti e verrà somministrato un apposito questionario di screening con l’obiettivo di ridurre il ritardo diagnostico nella popolazione rifugiata, di prevenire l’acquisizione di farmacoresistenza e di ridurre la trasmissione”.
Medicinali, prodotti per l’igiene personale e babycare destinati agli ospedali e alla popolazione del Paese flagellato dai bombardamenti: da oggi in Lombardia si potra’ contribuire a farli arrivare in Ucraina. Federfarma Lombardia, con il supporto logistico di ADF e Federfarma Servizi, che sostiene Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus in questa raccolta di farmaci e beni di prima necessita’, da destinare agli ospedali e alla popolazione in fuga dall’Ucraina. Per partecipare all’iniziativa di solidarietà, prevista dal 9 al 16 marzo, bastera’ recarsi in farmacia e acquistare uno o piu’ dei seguenti prodotti: garze, bende, disinfettanti e cerotti, antinfiammatori, tamponi antigenici rapidi, pannolini per bambini, latte in polvere, assorbenti, shampoo, bagnoschiuma, dentifrici e spazzolini. La Vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti osserva: “La sensibilità e la solidarieta’ degli operatori della nostra Sanità e dei cittadini lombardi stanno portando uno straordinario messaggio di pace e speranza”. “Le farmacie sono il primo baluardo a tutela della salute dei cittadini, sempre pronte a scendere in campo per far fronte alle emergenze sanitarie. Lo abbiamo fatto per le popolazioni colpite dal
terremoto – ricorda Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia – e durante la pandemia, sentiamo di doverlo fare anche adesso, per questa terribile guerra”.