Covid, Draghi: “Stop a quasi tutte le restrizioni, il Green Pass un grande successo”

"Putin non vuole la pace, Governo pronto ad aiutare imprese e famiglie"

ROMA – “I provvedimenti approvati oggi sono molto importanti ed eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati“. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

“A fine marzo termina lo stato di emergenza e scioglieremo il Cts. A nome del governo vorrei ringraziare il professor Locatelli e il professor Brusaferro e tutti i componenti del Cts che hanno dato un supporto straordinario e psicologico anche per poter dire che le decisioni sono state prese sulla base della scienza. Questo è un aspetto essenziale per chi prende le decisioni e vota in Parlamento. Poi voglio ringraziare il ministro Speranza, la sua è stata una prova straordinaria anche dal punto di vista psicologico, gli esprimo la mia gratitudine personale anche a nome di tutti gli italiani”.

Inoltre Draghi ringrazia “il governo precedente che ha preso decisioni di straordinaria difficoltà, essendo l’Italia il primo paese aggredito dalla pandemia”. E poi “vorrei ringraziare tutti gli italiani per la pazienza, sono stati bravissimi. Non è vero come spesso ci vedono all’estero che siamo privi di senso civico. Abbiamo raggiunto punte altissime nella vaccinazione e di questo ne andiamo fieri“. La nomina del generale Figliuolo è stato “un punto di svolta radicale nella lotta alla pandemia”.

“Il green pass è stato un grande successo”, infatti “l’economia è cresciuta del 6,5% l’anno scorso”, dice ancora Draghi, che aggiunge: “Grazie al vaccino abbiamo evitato 80 mila decessi in più solo nel 2021, tanta gente non è morta perché è stata vaccinata”.

Sulla crescita dei contagi osservata negli ultimi giorni, Draghi chiarisce: “Osserviamo con grande attenzione l’andamento della curva epidemica e siamo pronti ad adattare tutto il nostro apparato in base alla curva, anche in senso espansivo se è il caso”.

“PUTIN NON VUOLE LA PACE, NO FLY ZONE IMPOSSIBILE”

“Il modo migliore per tranquillizzare è dire sempre la verità e dire che siamo preparati ad affrontarla. Questo vale per tutto. E’ comprensibile essere tutti preoccupati per quanto sta avvenendo in Ucraina. E’ una situazione in cui tutti cerchiamo la pace, purtroppo il presidente Putin però non vuole la pace“, dice Draghi.

“L’incontro con Sullivan è stato importante. Il canale di diplomazia tra Usa e Cina si sta ancora costruendo, non ci sono sviluppi prevedibili a breve perchè da parte del presidente Putin non c’è volontà di pace, ma di guerra”, ribadisce il premier.

“I progressi sui colloqui di pace sono stati smentiti dalla stessa Russia”, sottolinea. “I fatti ci mostrano dall’inizio dell’invasione una determinazione a cercare la guerra. Anche durante i colloqui tra Russia e Ucraina non c’è stato un cessate il fuoco. Però la pace va cercata a ogni costo e bisogna essere credibili, Cina e Usa lo sono”.

Vedrò il presidente Biden giovedì, c’è un vertice Nato. Stiamo lavorando tutti, Palazzo Chigi e la Casa Bianca, sulla mia visita a Washington presto, direi tra due o tre mesi”, annuncia poi il premier.

La no fly zone chiesta da Zelensky , ribadisce Draghi, “non è possibile, significa entrare in guerra. La maggioranza dei paesi Nato è su questo fronte”.

“NO A SCOSTAMENTO DI BILANCIO MA GOVERNO PRONTO AD AIUTARE IMPRESE E FAMIGLIE”

La guerra in Ucraina “ha dato origine a insufficienze” e “mancanza di approvvigionamenti” su forniture “di benzina, gasolio, elettricità e gas. Il governo è comunque pronto, è a disposizione per aiutare imprese e famiglie in questo momento difficile. Domani avremo un Cdm su questo”, aggiunge.

Domani non è previsto uno scostamento bilancio. Non è comunque importante lo strumento con cui si arriva ai provvedimenti, quanto se i provvedimenti presi dal governo sono appropriati. Non prevedo alcuno scostamento ma è una situazione di grande incertezza ed evoluzione. Abbiamo anticipato il def, uscirà prima di fine mese” e “nessuno in Europa vede una recessione“.

“Domani può essere una riunione importante per coordinare le nostre posizioni al prossimo Consiglio europeo, specialmente per quanto riguarda il prezzo del gas perche è un fatto che il tetto al gas in Europa è superiore a quello di tutte le altre parti del mondo. Siamo convinti che serva un tetto“.

Sono curioso di sapere come il ministro Garavaglia quantifichi le perdite in 500 milioni” per le chiusure di aprile. “Il Consiglio dei ministri è andato bene, è stato tranquillo”, dice a proposito dei rilievi della Lega. Il ministro del Turismo Garavaglia ha annunciato di aver chiesto al ministero della Salute i 500 euro di danni del settore. (www.dire.it)

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