E così il governo sconta la benzina al suo popolo, e gli toglie quel poco e fino a fine Aprile. Orbene non crediamo certo che entro quella data i valori di mercato possano ritornare allo stato quo ante. Quando una cosa aumenta difficilmente torna indietro. E dovremo ora abituarci a pagare la benza a peso d’oro. Ovviamente l’acetato di turno non se ne accorge, sempre venti euro mette. Solo che gli diminuiscono i chilometri di percorrenza e dovrà rimetterla prima. Solo che quando parte non se ne accorge, parte e basta.
Le ricadute sono nella filiera dei trasporti, ed in tutto un meccanismo che vede aggravi di costi insostenibili. Non per tutti, infatti la politica non deve fare certo i conti con i centesimi giornalieri. E per non parlare delle bollette. L’elemosina è servita, e sarà surrogata da qualche ulteriore aumento già in atto.