“La situazione del comparto, in generale, è molto critica. Abbiamo dei numeri – ha evidenziato Andrea Mele, vicepresidente vicario di Astoi – che sono inequivocabili, oltre 20 miliardi di perdita di fatturato nel 2020 e nel 2021, stimiamo una perdita ulteriore di 6-7 miliardi nel 2022, una possibile perdita del 30-35% delle aziende del turismo organizzato e più o meno la stessa percentuale di addetti ai lavori. La situazione è grave, peccato perché al contempo si percepisce una voglia di viaggiare, una voglia di partire, eravamo contenti con l’apertura dei corridoi turistici perché abbiamo subito visto una reazione importante. Continuiamo a chiedere con insistenza al governo ulteriori ristori ma soprattutto una protezione per i nostri dipendenti con ammortizzatori sociali straordinari almeno fino a giugno se non fino a settembre 2022″.
Il presidente di Fto Franco Gattinoni ha aggiunto che “il turismo fortunatamente da qualche settimana è ripartito, ma è ripartito con già dei mesi in cui non abbiamo lavorato. È chiaro che anche quest’anno è un anno difficile però dobbiamo crederci, finalmente abbiamo le destinazioni aperte sia in entrata che in uscita, dobbiamo migliorare un po’ tutti questi vincoli rimasti ancora in essere. Con ottimismo ma anche con un sano realismo, siamo in un momento ancora molto difficile”. Sul fronte delle destinazioni “sarà ancora un anno di tanta Italia, ma – avverte – si comincerà a viaggiare fuori. Poi ci auguriamo che chi è in giro per il mondo voglia viaggiare in Italia, non solo per le vacanze: c’è un interscambio, noi siamo 50 milioni, ma fuori ce ne sono 7 miliardi. Dobbiamo guardare al mondo nella sua globalizzazione”.
E sull’incoming punta Fiavet che con la sua presidente Ivana Jelinic ha sottolineato: “Crediamo nei nostri territori, nelle bellezze e nelle opportunità che sanno creare e per il volano che possono essere per le nostre imprese. Chiaramente il nostro impegno è ora più che mai per permettere e dare più strumenti possibili alle nostre aziende per potersi specializzare sempre di più su questo segmento di mercato che riteniamo indispensabile”.
Alla 25esima edizione di BMT ha partecipato anche Enit con la direttrice generale Roberta Garibaldi che si è detta contenta di essere a Napoli e di “vedere tutti questi operatori presenti con la voglia di ripartire. Abbiamo portato – ha spiegato – oltre 60 buyer internazionali che hanno voglia di riproporre il nostro Paese su diversi asset: sicuramente uno di questi è l’enogastronomia. Il turismo enogastronomico ripropone la sua forza anche quest’anno, che sarà caratterizzato ancora da un turismo domestico, ed è una delle esperienze più apprezzate dagli italiani stessi”.
La Borsa Mediterranea del Turismo, evento leader della ripartenza, dimostra quanto le fiere siano strategiche ed indispensabili. In attesa del prossimo appuntamento di ottobre a Rimini con TTG a chiusura della stagione, BMT – che si conclude con un bilancio positivo per il numero di presenze e per aver intercettato la volontà e la voglia di un intero settore di guardare oltre per permettere che il desiderio di viaggiare sia realizzabile – è già al lavoro per la prossima edizione in programma a Napoli da giovedì 16 a sabato 18 marzo 2023.