Roma – L’Agenzia per i servizi sanitari regionali, l’Agenas, negli ultimi dati sulla pandemia evidenzia come sia ferma al 5% la percentuale dei posti letto occupati da pazienti
Covid nei reparti ospedalieri (un anno fa era al 7%) e le regioni che superano la soglia di allerta del 15% restano Umbria (16%) e Valle d’Aosta(19%).
E’ stabile al 2% la percentuale di terapie intensive occupate a fronte del 6% che si registrava un anno fa e tutte le regioni sono ben sotto il 10%.
La percentuale nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati per Covid-19, rispetto al giorno precedente, cala in 5 regioni: Marche (5%), Molise (3%), Pa Bolzano (8%), Sardegna (4%), Umbria (16%). Cresce in 4 regioni e province autonome: Calabria (13%), Friuli Venezia Giulia (9%), Pa Trento (9%), Valle d’Aosta (19%).
E’ stabile nelle restanti 12 regioni: Abruzzo (a 8%), Basilicata (6%), Campania (6%), Emilia Romagna (7%), Lazio (5%), Liguria (8%), Lombardia (5%), Puglia (4%), Sicilia (6%), Piemonte (4%), Toscana (3%), Veneto (4%).
Inoltre emerge dalla rilevazione effettuata il 20 settembre tra gli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), che la maggioranza dei casi di ricovero per patologia respiratoria-polmonare da Covid, ovvero l’83,5%, “sono pazienti che hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino da oltre 6 mesi e non si sono sottoposti dunque alla dose booster”.