L’Ue presenta nuove sanzioni dopo il referendum in Ucraina

BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia dall’inizio dell’offensiva militare dell’Ucraina per reagire ai referendum organizzati dal Cremlino nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.”Non accetteremo questi referendum-farsa e qualsiasi tentativo di modificare i confini internazionali con la forza”, ha detto in un punto stampa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

STRETTA SU CHI AGGIRA LE SANZIONI

Le misure che Bruxelles chiede agli Stati Ue di adottare prevedono di aggiungere alle 1.300 entità già sanzionate dall’inizio della guerra, le persone e le autorità che organizzano e promuovono i referendum per l’annessione dei territori alla Russia e gli ufficiali di alto livello del ministero della Difesa russo. La Commissione propone anche di individuare tutte le persone e le organizzazioni che anche al di fuori della Russia contribuiscono ad aggirare le sanzioni.

IL TETTO AL PREZZO DEL PETROLIO

Sul piatto anche un’estensione del numero dei prodotti russi che non sono ammessi nell’Ue e un divieto di esportazione di oggetti per l’aviazione, di prodotti elettronici e di strumenti chiave per l’esercito russo.
“Queste misure commerciali toglieranno alla Russia sette miliardi di euro di ricavi”, ha detto von der Leyen. Nel pacchetto l’esecutivo europeo propone anche di imporre un tetto al prezzo del petrolio venduto dalla Russia ai Paesi terzi, “che permetterà di ridurre i ricavi ottenuti dalla Russia e garantirà l’approvvigionamento di prodotti energetici a prezzi accessibili da parte dei Paesi a basso reddito”, ha detto von der Leyen. Proposto anche un divieto per le società controllate dal Cremlino di nominare negli organi di amministrazione cittadini europei. (www.dire.it)

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