I Vigili del fuoco impegnati nell’esercitazione di Protezione civile “Sisma dello stretto 2022”

MESSINA – Anche il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è impegnato, da oggi al 6 novembre, nell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022”, coordinata dal dipartimento della Protezione civile insieme con le regioni Calabria e Sicilia e con le prefetture di Reggio Calabria e Messina, le province coinvolte nell’area della simulazione. È lo Stretto di Messina, infatti, lo scenario che – in ragione del terremoto di magnitudo 4.7 che colpì la zona nel 1975 – è stato scelto per testare la risposta operativa del servizio nazionale di Protezione civile in caso di evento sismico in un’area ad alta pericolosità.

I soccorritori dei Vigili del fuoco, il cui centro di coordinamento è nella zona industriale di Campo Calabro, saranno impegnati in diversi scenari emergenziali:

  • a Reggio Calabria, presso la ex Caserma 208 nella zona adiacente l’ospedale Morelli, saranno simulati sia manovre di soccorso a persone bloccate sotto le macerie che il salvataggio di una persona disabile con specifiche necessità;
  • a Messina, nella zona dell’ex ospedale Margherita, saranno effettuati interventi tra le macerie con l’impiego di personale USAR (Urban Search and Rescue);
  • a Milazzo alcune sezioni della colonna mobile regionale dei Vvf saranno imbarcate sulla nave Diciotti della Guardia Costiera, in direzione del porto di Messina, per poter aggirare potenziali criticità nella viabilità stradale sulla SS 113.

I Vigili del fuoco saranno impegnati anche in interventi per la tutela del patrimonio artistico presente nelle aree interessate dalla simulazione, come il Museo nazionale di Reggio Calabria, dove si eserciteranno in operazioni di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali presenti nel polo museale; mentre a Messina un team dei Vvf metterà in sicurezza alcuni manufatti di interesse storico–artistico all’interno del Forte San Salvatore.

“Sisma dello stretto 2022” coinvolge 37 comuni della provincia di Reggio Calabria e 19 della provincia di Messina. Gli scenari predisposti per la simulazione hanno ipotizzato un evento sismico di magnitudo più alta rispetto a quella registrata nel 1975 –  innalzata da 4.7 a 6 ML e in grado di causare frane, liquefazioni e maremoti – con l’obiettivo di rendere più significativo il test sulla gestione dell’emergenza.

Durante l’esercitazione sarà anche testato il sistema di allarme pubblico IT-alert, attualmente in fase di sperimentazione, con l’invio di messaggi ai cellulari dei cittadini dei comuni coinvolti.

Approfondimenti e ulteriori informazioni sui siti web e sui canali social della Protezione civile e dei Vigili del fuoco.

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