Minacce ai giornalisti: dimezzati i casi nel 2022 rispetto all’anno precedente

Roma – Sono 84 gli episodi intimidatori commessi in Italia nei primi nove mesi del 2022 nei confronti di giornalisti, rispetto ai 162 registrati nello stesso periodo del 2021, con una flessione del 48%.

Questo il primo dato che emerge dall’articolato report realizzato dall’Organismo permanente di supporto al Centro di coordinamento sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti – presieduto dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi – per il tramite del dipendente Servizio analisi criminale.

Il 29% degli episodi registrati nel periodo in esame è stato consumato attraverso il web. L’11% del totale degli avvenimenti è riconducibile a contesti di criminalità organizzata ed il 55% a contesti politico/sociali.

Sotto l’aspetto geografico, la parte più consistente delle minacce – il 68% del totale, pari a 57 episodi – si è concentrata nel Lazio, in Lombardia, Campania, Calabria e Toscana, mentre per quanto riguarda le aree metropolitane, il maggior numero di casi è stato segnalalo a Roma (16), seguita da Milano (8), Napoli (6) e Bari (5).

Del tema in oggetto si parlerà anche in occasione del seminario “Lo spazio virtuale e le minacce connesse”, in programma il prossimo 12 dicembre a Roma, presso la sede della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), organizzato nell’ambito delle iniziative di formazione congiunta previste dal protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 20 settembre tra la Direzione Centrale della Polizia Criminale, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale Stampa Italiana.

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