Ravenna – Le aziende aderenti al sistema confindustriale della provincia di Ravenna terranno conto delle risultanze della Banca dati nazionale antimafia (Bdna) nella scelta delle controparti di rapporti economici privatistici.
Si tratta di una delle previsioni più importanti, in un’ottica di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della ciminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo locale, contenute nel protocollo d’intesa tra la prefettura e Confindustria Romagna, firmato venerdì scorso dal prefetto Castrese De Rosa e dal presidente Roberto Bozzi.
In occasione della stipula dell’intesa, il prefetto ha sottolineato l’impegno dell’associazione, che non solo, su richiesta delle imprese, potrà consultare la Bdna tramite credenziali rilasciate appositamente, ma lavorerà per diffondere la conoscenza dei contenuti dell’accordo tra le aziende aderenti invitandole a rispettarlo.
Ringraziando Confindustria Romagna per aver «accettato prontamente la sfida» di intensificare la collaborazione con la prefettura grazie all’intesa che «estende l’ambito applicativo delle cautele antimafia ai rapporti negoziali», il prefetto ne ha rimarcato la valenza particolare nell’attuale «delicata fase di rilancio economico della realtà territoriale, favorita dalle ingenti risorse europee e nazionali».
In forza dell’adesione dell’associazione imprenditoriale al protocollo, le imprese aderenti si impegnano a stipulare contratti o subcontratti, nei settori di attività in questione, esclusivamente con i soggetti per i quali sia stata accertata l’insussistenza di motivi ostativi.
Per quanto riguarda i fornitori e i subappaltatori che operano nei settori più esposti al rischio di infiltrazioni mafiose, potrà essere consultata direttamente la ‘white list’ o l’anagrafe antimafia degli esecutori.
Una scelta convinta, quella di aderire all’intesa, da parte di Confindustria, ha sottolineato a sua volta il presidente Bozzi, con l’obiettivo di consolidare il proprio impegno a favore della cultura della legalità nell’esercizio d’impresa, e della prevenzione dalle infiltrazioni criminali.