PRATO (FIRENZE) – Lavoro in nero, contributi previdenziali non pagati, sfruttamento di manodopera straniera irregolare, violazioni di norme a tutela di salute e sicurezza dei lavoratori, irregolarità sul piano della sicurezza antincendio negli ambienti di lavoro, con presenza di sostanze chimiche nell’area di scarico. Questi i principali illeciti, di natura sia amministrativa che penale, contestati recentemente a Prato nel corso di due servizi condotti nel quadro dell’attività straordinaria di controllo sulle aziende tessili del territorio pianificata e condotta dall’omonimo “Gruppo inter-istituzionale di lavoro per la legalità nelle attività produttive”, che opera in prefettura.
Durante i controlli, coordinati dalla questura di Prato in sinergia con Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Polizia locale, ispettorato territoriale del Lavoro, azienda sanitaria locale e Inps, è stata verificata, tra le altre cose, la presenza di tre lavoratori non regolarmente assunti, con conseguente sospensione delle attività lavorative, e sono state identificate due persone prive di documenti di soggiorno, per un totale di 21.440 euro di sanzioni irrogate.