Roma – Si è conclusa con il rientro del secondo contingente, impegnato, dal 12 febbraio scorso nelle operazioni, la missione dei Vigili del fuoco in soccorso alle popolazioni in Turchia colpite dal terremoto che ha coinvolto anche la Siria.
«Grazie al Corpo nazionale per l’eccezionale lavoro svolto. Avete dimostrato grande capacità operativa e spirito di sacrificio apprezzati a livello internazionale», ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi commentando il lavoro dei Vigili del fuoco che hanno operato nella città di Antiochia, devastata dal sisma, e che lo scorso 8 febbraio hanno portato in salvo due ragazzi estratti dalle macerie.
«I nostri operatori hanno lavorato con generosità in una situazione estremamente difficile» ha sottolineato il titolare del Viminale.
Durante le operazioni di soccorso su mandato dell’ONU il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco è stato incaricato delle attività di programmazione e invio, sui siti di intervento, dei team “Urban and search rescue” (Usar) di Cina, Gran Bretagna, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Oman, Hong Kong, Sud Africa, Slovacchia, Grecia, Argentina e Bahrain.
«Un riconoscimento dell’impegno costante che il Corpo nazionale svolge da sempre in scenari emergenziali in Italia e all’estero». Così aveva commentato il titolare del Viminale al conferimento dell’incarico dalle Nazioni Unite.
La struttura di coordinamento italiana, supportata da Cina, Gran Bretagna e Oman, ha consentito soccorsi più efficienti ed efficaci.
Insieme con gli Usar, ha lavorato in questi giorni in Turchia anche personale della Guardia di Finanza e del Dipartimento della Protezione civile (Presidenza del Consiglio dei ministri), che ha coordinato il supporto italiano nell’ambito del meccanismo di Protezione civile dell’Unione europea.
Il team dei Vigili del fuoco impegnato nelle operazioni di soccorso ha coinvolto diverse professionalità quali cinofili, esperti strutturisti e unità di personale medico, oltre agli specialisti nella ricerca dei dispersi e nel soccorso sotto le macerie, addestrati a fornire nell’immediato supporto vitale di base (Bls). Gli operatori hanno lavorato con attrezzature tecnologicamente avanzate, come geofoni, robot, termo-camere, search-cam. Un supporto logistico ha consentito la prosecuzione delle attività di ricerca e soccorso per giorni, senza interruzione.
L’arrivo in Italia dei 46 Vigili del fuoco è previsto tra questa sera e domani mattina negli aeroporti militari di Pisa e Pratica di Mare.