TERNI – L’Assemblea legislativa della regione Umbria ha approvato all’unanimità un disegno di legge della Giunta di “Ratifica dell’intesa per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”. Il provvedimento convalida l’intesa sottoscritta da tutti i presidenti delle Regioni per l’istituzionalizzazione della Conferenza, un organismo di coordinamento politico per discutere, valutare e trovare un’intesa su atti governativi.
Istituita nel 1981, finora – ricorda la regione Umbria – ha agito senza una chiara istituzionalizzazione. Con questa intesa diventa un raccordo politico stabile e strutturato, che ha come principali finalità il confronto tra Regioni su questioni di comune interesse, la diffusione delle migliori pratiche e l’elaborazione di posizioni comuni da rappresentare principalmente al Governo, al Parlamento e alle istituzioni europee.
Il relatore di maggioranza Daniele Nicchi (Lega), presidente della prima Commissione, ha sottolineato come “la Conferenza delle Regioni ha dimostrato, dalla sua costituzione, di saper interpretare il ruolo di composizione e mediazione politica tra interessi territoriali e nazionali, in una logica pragmatica di spontanea propensione alla leale collaborazione”.
“L’accordo – ha aggiunto – comporta un ruolo definito della Conferenza, che è quello di sottolineare e rafforzare i momenti di collaborazione tra le Regioni in tutte le attività di comune interesse, anche per il confronto con le istituzioni governative. La Conferenza si caratterizza infatti per l’elaborazione di posizioni comuni da rappresentare non solo al Governo italiano ed al Parlamento ma anche alle istituzioni europee, attuando un principio costituzionale di confronto e condivisione tra tutti gli enti dell’ordinamento”.
La relatrice di minoranza Donatella Porzi, vicepresidente della prima Commissione, ha annunciato “il voto positivo della minoranza ad una legge che continua nel solco di un progetto che vede la collaborazione delle istituzioni a vari livelli”.
“La partecipazione alla Conferenza delle Regioni e l’affidarsi a Cinsedo – ha proseguito – sono strumenti necessari e indispensabili per attuare una buona politica nel nostro territorio. Lo scambio di buone prassi è un elemento su cui puntare per azioni di buon governo. Questo ha anche delle ricadute molto positive per la collaborazione con le istituzioni europee”.
La Conferenza ha il compito di promuovere la definizione di proposte, posizioni comuni ed iniziative, esprimere pareri su temi di interesse delle Regioni e delle Province autonome, per rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni dell’Unione Europea; svolgere attività istruttoria rispetto agli atti posti all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni e in tutte le sedi di concertazione interistituzionale; promuovere il raccordo con le associazioni rappresentative delle autonomie locali a livello nazionale ed europeo; promuovere il raccordo e le intese per la cooperazione istituzionale tra le Regioni e Province autonome, per la definizione di indirizzi condivisi e l’esercizio coordinato delle rispettive competenze e funzioni.
Per le funzioni di segreteria, la Conferenza si avvale del supporto operativo, tecnico e giuridico del Centro interregionale studi e documentazione (Cinsedo).