Dai sette dolori di Maria torna la processione del Venerdì Santo

LANCIANO – Uno dei momenti più commoventi della settimana santa in Abruzzo è la processione del Cireneo. Nella notte tra il giovedì e il venerdì santo, tra le vie del centro storico illuminato soltanto dalle fiaccole, sfilano gli incappucciati della confraternita della Buona Morte, che accompagnano il Cireneo.

Scelto dal priore della confraternita solo qualche minuto prima della partenza, nella chiesa di Santa Chiara a porte chiuse, durante una cerimonia blindata ed esclusiva per i confratelli, il Cireneo cammina per la città a piedi nudi caricando sulle spalle una pesante croce che non deve mai toccare terra, accompagnato dalle struggenti note della banda che suona una melodia che ogni lancianese conosce a memoria.

È stato emozionante vedere le fiaccole riflesse negli occhi lucidi della gente e avere il privilegio di assistere dall’interno della chiesa all’uscita del Cireneo, mentre la folla teneva all’unisono il fiato sospeso. Ancora più forte l’emozione per aver recitato Dante, qualche mese fa, proprio davanti all’altare di quella chiesa: un privilegio unico, che spero di ripetere. (di Pierluigi Di Clemente)

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