Il ministro Piantedosi all’Aquila per l’ordine e la sicurezza

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha presenziato stamane, in prefettura de L’Aquila, al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato prefetto Cinzia Torraco.

In prosieguo, il titolare del Viminale ha sottoscritto un atto d’intesa con il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio per l’introduzione del Numero unico per le emergenze europeo 112.

Con la sigla del documento si avvia un percorso sinergico tra la regione e l’amministrazione dell’Interno che porterà all’adozione del protocollo operativo istitutivo del 112 Nue.

«Si tratta di un progetto importante – ha detto Pinatedosi – con il quale anche l’Abruzzo si aggiunge a questo processo di modernizzazione, voluto dall’UE, e per il quale l’Italia già era stata riconosciuta come eccellenza nell’ambito delle procedure d’emergenza. Questo processo renderà possibile migliorare del 60% la capacità di risposta emergenziale, oltre a puntare su una forte digitalizzazione».

Si tratta di un sistema avanzato, che assicura una rapidissima risposta a tutte le chiamate, la gestione integrata e coordinata degli Enti di soccorso, la possibilità di un servizio multilingue, la garanzia dell’accesso equivalente per i cittadini disabili (grazie all’applicativo 112Sordi, attivo da metà 2021), il corretto instradamento delle chiamate verso l’ente più appropriato per lo specifico soccorso, il “filtro” delle chiamate improprie per ottimizzare i tempi di intervento degli enti di soccorso, la localizzazione delle chiamate, la gestione delle chiamate automatiche di emergenza da veicolo incidentato (e-Call).

Attualmente il NUE 112 è operativo in dodici Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sicilia, Sardegna e Trentino Alto Adige), con 17 Centrali Uniche di Risposta (CUR) che garantiscono la copertura del servizio ad oltre 36 milioni di abitanti.

Nell’anno 2022 sono stati sottoscritti protocolli anche con i presidenti delle regioni Basilicata, Campania, Molise e Calabria.

Ultimo accordo, in ordine di tempo, quello del 30 marzo 2023 con il presidente della regione Veneto.

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