Roma – Una delle problematiche maggiori incontrate in reumatologia è il corretto inquadramento e gestione dei danni d’organo e delle comorbidità in corso di malattie reumatologiche. Nel paziente complesso si avverte la necessità sempre più forte, per una migliore definizione del quadro clinico e un soddisfacente risultato terapeutico, di un percorso condiviso tra il reumatologo e altri specialisti quali dermatologo, l’oculista, il cardiologo, il nefrologo, l’otorinolaringoiatra e lo pneumologo. L’avvento della medicina di precisione e personalizzata successivamente impongono questo nuovo approccio che sarà centrale nel Congresso 2023 del Collegio Reumatologi Italiani (CReI), Società scientifica a rilevanza nazionale presieduta da Daniela Marotto, che riunisce tutti i Reumatologi interessati a collaborare per il progresso e la valorizzazione della propria branca specialistica, in una rete ospedaliera e territoriale tutelando l’erogazione dell’assistenza sanitaria ai malati reumatici sull’intero territorio nazionale.