Roma – Presso la sala San Francesco nel contesto del Seraphicum a Roma si è svolta l’assemblea di Fare Rete Bene Comune. A seguire tutti i partecipanti hanno dato vita a dei tavoli di lavoro volti a stilare un documento che possa essere raccordo e fattor comune tra enti del terzo settore e/o associazioni e Istituzioni. Importante è stato sottolineare come alle soglie di questo nostro millennio l’innovazione e l’intelligenza artificiale sono e saranno strumenti al servizio del sociale. Il prof Filippo Fordellone direttore della Casa Regina Decor Carmeli di Rocca Priora ha sottolineato come sia importante promuovere un empowerment partecipativo come
processo di crescita, sia dell’individuo sia del gruppo, basato sull’incremento dell’autostima, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione utile e necessario a far emergere risorse latenti e portare l’individuo a governare con consapevolezza il suo potenziale. Necessario poi ha concluso, progettare una partecipazione inclusiva ove per “inclusione ”, si intenda davvero una strategia finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli attori interessati .
Una progettualità nasce dal genio personale, ma se non accomuna esigenze e ne valuta l’impatto probabilmente il genio svanisce. Ecco perché afferma il prof Fordellone più che mai è necessario un confronto che ci veda tutti attori e propositori del nostro futuro e di quello delle generazioni nascenti.