Riuscita la prima missione suborbitale italiana: Cnr e Aeronautica militare insieme

“Complimenti all’equipaggio dell’Aeronautica Militare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che ha effettuato la prima missione suborbitale italiana. Sono stati eseguiti a bordo ricerche scientifiche ed esperimenti in condizioni di microgravità. Lo Spazio è un dominio strategico di cui la Difesa è protagonista”.

Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto in occasione della Prima missione suborbitale italiana. Quello di oggi, è stato il primo volo che ha ospitato esperimenti e progetti di ricerca controllati direttamente da personale di bordo, sia tramite tecnologie indossabili sia tramite strumentazione montata in rack all’interno della navicella spaziale. Durante il volo spaziale suborbitale, in seguito allo spegnimento del motore, l’equipaggio AM-CNR ha avviato le procedure per esperimenti in condizioni di microgravità, altrimenti di difficile realizzazione, relativi alla medicina, ai materiali avanzati, alla fisica dei fluidi, alla fisiologia.

L’equipaggio italiano era composto da:

Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare, ingegnere e cosmonauta, con il ruolo di comandante della missione; Angelo Landolfi, Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, medico aerospaziale; Pantaleone Carlucci, ingegnere energetico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, responsabile degli esperimenti di bordo proposti dal CNR.

Il volo suborbitale ha le potenzialità per rivoluzionare il trasporto tout court, espandendo le distanze e riducendo drasticamente i tempi necessari a percorrerle.

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