Roma Con un decreto inter-direttoriale dello scorso 7 luglio, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha approvato la modulistica dedicata agli enti del Terzo settore per proporre specifici progetti di recupero, meritevoli di ricevere le erogazioni liberali rientranti nell’agevolazione fiscale conosciuta come social bonus.
Il beneficio, disciplinato dall’articolo 81 del Dlgs n. 117/2017 e dal Dm 23 febbraio 2022 consiste in un credito di imposta pari al 65%, per le erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche, e del 50% per quelle devolute da enti o società. Le liberalità possono essere agevolate se gli enti del Terzo settore destinatari abbiano presentato al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un progetto per sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata a loro assegnati, da utilizzare esclusivamente per lo svolgimento di attività di interesse generale, eseguite con modalità non commerciali, anche al fine di valorizzare in modo adeguato i beni culturali e ambientali.
In particolare, a prevedere l’adempimento articolato in due mosse sono gli articoli 8 e 10 del richiamato decreto ministeriale. La prima modulistica è necessaria per presentare i progetti di recupero ammissibili al bonus; la seconda per rendicontare le spese sostenute, utilizzando le erogazioni liberali, per realizzarli.