Un libro che non si vorrebbe mai finire di leggere: “Tre Delitti e mezzo. Racconti per chi non si fa gli affari propri” di Elisa La Porta

Metti una protagonista stravagante e dal fiuto infallibile, tre delitti spietati, un ombroso commissario e avrai un libro brillante, intrigante, sentimentale. È proprio così che definirei Tre Delitti e mezzo. Racconti per chi non si fa gli affari propri il libro d’esordio dell’autrice pistoiese Elisa La Porta. Un testo pieno di intrecci e segreti, divertente e piacevole, che sa letteralmente incollare il lettore alla storia.

L’opera è costruita su tre gialli, cui si aggiunge il racconto di un quarto “mezzo” delitto. Perché mezzo? Questo dovrete scoprirlo da voi! Le storie narrate sono racconti a sé e ad unirli è la frizzante figura della protagonista Clotilde e il flirt nato con l’affascinante commissario Rosati, che fa da collante sentimentale alle quattro vicende.

Il libro è ambientato in un paesino toscano di fantasia dal nome Pretori, dove tutti conoscono tutti e nessuno si fa gli affari propri. In questa cittadina Clotilde si barcamena tra un lavoro e l’altro con il sogno nel cassetto di raggiungere la tanto agognata indipendenza economica e acquistare una casetta tutta sua. La protagonista è una donna che incarna parte della generazione di oggi, quella dei Millennial “eterni precari” che cambiano lavoro una volta si e l’altra pure, senza però perdere l’entusiasmo necessario per raggiungere gli obiettivi.

L’elemento trionfante di questo libro è senza dubbio la protagonista, una figura genuina, intraprendente, vera, con cui il lettore entra in empatia sin da subito. La scrittrice ha saputo creare con arte narrativa e raffinatezza un personaggio autentico con caratteristiche tanto reali da farne un’eroina della quotidianità, in cui ognuno può rispecchiarsi.

Più di un colpo di scena attenderà Clotilde dietro l’angolo: la precarietà lavorativa la catapulta in situazioni sempre nuove nelle quali improvvisamente si consumeranno degli omicidi. E così un po’ per spirito di giustizia, un po’ perché infatuata del bello e solitario commissario Rosati, la giovane si butterà a capofitto alla ricerca dell’assassino, intrufolandosi senza paura nelle indagini. Grazie al suo forte intuito, al coraggio, alla tempra socievole e da “ficca naso”, cercherà delle risposte a quegli efferati delitti.

Clotilde è un personaggio che si adora sin dalle prime pagine per il suo non convenzionale modo di essere, di vestire, di camminare e il suo tipico “muoversi dinoccolato” a causa di un’altezza di ben 1.80 cm. Come si fa a non restare conquistati da un personaggio così?

Il merito dell’autrice, cresciuta con i migliori gialli di Agatha Christie, è quello di aver costruito dei racconti ben strutturati per dettagli, indizi e personaggi e nella cui trama si inseriscono vivaci elementi romance. Ogni figura presente è azzeccata e funzionale alla storia, tutto converge verso la risoluzione del caso, gli indizi sono disseminati con astuzia.

Il libro scorre che è una meraviglia nei dialoghi e nell’intreccio narrativo facendo risultare la lettura coinvolgente e stuzzicante. Ci si immerge con gusto nella vita privata e professionale di Clotilde, e anche in quella del commissario Rosati, rendendosi conto di non volerne uscire più. Ecco perché finire questo libro lascia un retrogusto di malinconia misto a curiosità: si resta con il desiderio di voler ancora far parte della vita di Clotilde, di sapere in quali altri guai si andrà a cacciare ma soprattutto ci si chiede come andrà a finire con il bel commissario.

Elisa La Porta con le parole ci sa fare e con il suo stile fresco, divertente, leggero lascia aperto uno spiraglio verso nuove avventure per la nostra amata eroina. Con la sua narrativa promettente e immersiva, la scrittrice sa come incantare i suoi lettori costruendo dei gialli perfetti colorati da elementi sentimentali che solleticano e invitano alla lettura.

Tre delitti e mezzo è un libro consigliato a tutti semplicemente perché è bello, divertente, intrigante, con un pizzico di romanticismo, ironia e la giusta dose di leggerezza, che non guasta. È il libro ideale per accompagnare i momenti della giornata in cui si vuole staccare dalla routine e si desidera avere fra le mani una buona storia da leggere. Un libro da non perdere se si cerca un personaggio originale cui affezionarsi, con cui sognare e in cui potersi rispecchiare anche un po’. E infine, perché no, Tre delitti e mezzo  avrebbe anche tutte le carte in regola per trasformarsi in un’acclamata serie tv da guardare senza stancarsi mai.

 

ELISA LA PORTA nasce a Pistoia nel 1992. Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, e da sempre appassionata di lettura, si avvicina nel corso degli anni alla scrittura quasi per gioco.

Questo giocare con le parole, però,  la porta nel 2023 alla nascita del libro “Tre delitti e mezzo – Racconti per chi non si fa gli affari propri, sua prima opera.

 

Leggi qui l’intervista alla scrittrice.

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