Italia, l’importanza del Centro Nazionale per la Crittografia

Era il 2017, l’allora Consiglio dei Ministri, nel varare il “Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica”, aveva parlato di un “Centro Nazionale di Crittografia”, la cui costituzione era necessaria e fondamentale.

Sono passato sei anni, ma di questa istituzione ancora non c’è traccia. Eppure, è qui che si dovrebbero progettare cifrari e realizzare gli algoritmi di blockchain nazionali, è qui che si dovrebbero svolgere le valutazioni di sicurezza, per difendere il paese e i suoi portali informatici, oltre che le sue comunicazioni riservate, dall’intromissione di hacker e di malintenzionati. “La mancata costituzione del Centro Nazionale di Crittografia lascia scoperte tutte le applicazioni dove la crittografia non agisce in esclusiva come strumento di cybersicurezza – aveva spiegato Massimiliano Sala, dell’Università di Trento, intervenendo ai microfoni de IlSole24Ore – Un attore istituzionale di riferimento è fondamentale. A maggior ragione dinanzi alla minaccia rappresentata dai computer quantistici in grado di rompere parte della crittografia moderna”.

Eppure, oggi questo sistema di schermo e di protezione è fondamentale in tantissime attività. Nel settore sanitario, ad esempio, dove questo strumento è utilizzato per proteggere i dati sensibili dei pazienti e per garantire il rispetto della privacy, oppure nei sistemi di pagamento, grazie agli standard crittografici che vengono utilizzati da carte di debito e servizi online. Il settore dei casinò online è leader nell’integrazione di tecnologie crittografiche avanzate. Qui il sistema più utilizzato è quello “a chiave pubblica” e il suo processo è semplice: si sfrutta l’incapacità di effettuare calcoli complessi in tempi brevi da parte dei computer classici, così che le informazioni possano essere scambiate in tutta sicurezza.

Altro sistema di questo tipo è il PGP, ovvero il Pretty Good Privacy, un programma di crittografia che fornisce cifratura e autenticazione dei dati, utilizzato soprattutto per crittografare email, file e comunicazioni riservate. Stesso procedimento della Crittografia End To End utilizzata da WhatsApp. Questa soluzione garantisce che, una volta avviata una chat di conversazione, solo il mittente e il destinatario possano leggere il contenuto. Dalle comunicazioni private a quelle diplomatiche, però, il passo è importante. Ed è per questo che serve una regia statale e istituzionale per la crittografia.

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