FIRENZE – In un’ottica di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio fiorentino, si amplia il percorso museale all’interno di Palazzo Medici Riccardi, sede della prefettura e della città metropolitana di Firenze.
Il prefetto Francesca Ferrandino e il sindaco metropolitano Dario Nardella hanno sottoscritto questa mattina in prefettura l’accordo con il quale vengono individuati i nuovi locali dell’antico palazzo – un tempo abitato dalla famiglia Medici e poi venduto ai Riccardi, dove lavorarono artisti come Donatello, Michelangelo, Paolo Uccello, Benozzo Gozzoli e Botticelli – che vanno ad ampliare l’area visitabile già oggetto di precedente accordo nel 2009.
L’intesa disciplina inoltre gli aspetti organizzativi e finanziari del servizio culturale che si intende potenziare come spiega, in un video promozionale realizzato dalla città metropolitana, Lorenzo ‘De Medici, “Il Magnifico”, a un altro grande fiorentino, il poeta Dante Alighieri.
Situato nel “piano nobile” del palazzo, il nuovo percorso museale parte dal cortile delle colonne e, salendo per la scalinata, passa per la cappella dei Magi, affrescata dal Maestro rinascimentale Benozzo Gozzoli, per poi arrivare al maestoso salone Carlo VIII, adiacente alla Sala della musica.
L’ampliamento del percorso visitabile all’interno della sede della prefettura riveste anche un valore sociale orientato all’inclusione e alla partecipazione, come strumenti per far fronte a fenomeni legati al disagio giovanile, per dare risposte di natura non soltanto tecnica, né tantomeno unilaterale, ma espressione di un’azione integrata delle istituzioni, che si fanno carico dei bisogni del territorio anche in un’ottica di prevenzione attraverso la cultura, la conoscenza delle ricchezze artistiche, storiche e culturali del territorio e l’educazione al rispetto e alla tutela dei luoghi, tutte pre-condizioni della sicurezza.
Questo l’approccio che ispira l’accordo, preceduto da un lungo e proficuo confronto avviato dalla prefettura con l’autorità giudiziaria minorile, la direzione scolastica regionale, le Forze di polizia e gli enti Locali (Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci), dal quale è emersa la volontà comune di realizzare in collaborazione percorsi che possano favorire la riabilitazione e il superamento di varie forme di disagio da parte di giovani, soprattutto minori, a rischio devianza, attraverso progetti di formazione nel campo della tutela dei beni artistici e culturali.