“Adorata Carolina” dell’autrice siciliana Carolina Costa: un romanzo in bianco e nero che narra l’amore

“Adorata Carolina” narra dell’amore tra la nonna dell’autrice e lo speziale Giovannino. Sentimento che ha consentito ai due di superare varie tragedie: il terremoto di Messina nel 1908, i lutti familiari e i duri disagi materiali causati dalla perdita di ogni bene posseduto. Il lavoro e la carità hanno sostituito ciò che il destino avverso aveva loro sottratto, e costituito la vera ricchezza comune. Non si tratta solo della descrizione di una famiglia, con i caratteri dei suoi membri e le loro vicissitudini, bensì di quella “famiglia allargata” che i due coniugi hanno voluto formare con gli abitanti del loro rione. Episodi di esistenze così ricche di amore e poesia che non si sono perduti nella crudele amnesia del tempo ma sono rivissuti in questi lucidi racconti di vita.

CAROLINA COSTA nasce a Messina Nel 1963. Dopo il liceo classico si laurea in farmacia seguendo la tradizione di famiglia. Coltiva l’amore per la storia della sua città e gli eventi del terremoto Del 1908 che la distrusse. Ama  viaggiare e scrivere  storie.

Intevista all’autrice

Cosa ti ha spinto a narrare la storia dei tuoi nonni Giovannino e Carolina?

“Questi personaggi mi chiamavano da sempre e io conservavo questi pezzettini di vita da anni o forse facevano parte di me come delle cellule, una forma di appartenenza. Per questo ho deciso di farli rivivere. Tutto è nato anche dal ritrovamento di un mucchio di lettere scritte con una grafia ricamata…da qui il titolo ‘Adorata  Carolina’  perchè a lei erano indirizzate, e quasi per incanto mi hanno proiettata in un film in bianco e nero.”

In che modo hai raccontato l’amore?

“L’amore  è il cardine del romanzo, come una scia sottile e costante. Come se si leggesse  col cuore. Non si tratta solo dell’amore tra Giovannino e Carolina ma di un sentimento che va al di là dell’amore coniugale, che si espande in amore verso gli altri,condividendo tragedie e duri disagi causati dalla perdita di ogni bene posseduto. Il lavoro e la carità hanno sostituito ciò che il destino aveva loro sottratto e costituito la vera ricchezza comune.”

Quali altre tematiche si possono trovare nella narrazione?

“La storia attraversa un periodo che parte dal 1908 terremoto di Messina, attraverso due guerre fino ai primi anni ‘50 e descrive la vita dei protagonisti nel corso di quegli anni difficili….duri, ma dipinti di quel sentimento puro che si chiama solidarietà. Una città e i suoi abitanti che affrontano il futuro con coraggio e con nostalgia di ciò che si è perduto.”

Quale eredità ti ha lasciato la storia della tua famiglia e quale eredità speri lascerà ai lettori?

“Mi ha lasciato quello che sono io adesso. Mi ha lasciato quel sentimento forte che si chiama”saudade’’, che definisce la presenza dell’assenza, mi ha trasmesso la voglia di narrare e non di raccontare. Mi ha offerto la magia di poter entrare in quel tempo passato e di unirlo al mio come un incastro. Spero che anche ai miei lettori dia l’emozione di stare nel tempo narrato, in un mondo felice nonostante le sofferenze.”

Che tipo di scrittrice sei e quale è il tratto distintivo della tua narrativa?

“Difficile definirmi. Sono alla ricerca continua di stimoli che possono arrivare dalle cose più semplici, come ascoltare per caso le persone che parlano tra di loro a un ristorante o su un autobus. Mi sono formata leggendo Marquez e Jorge Amado…. Adoro Baricco. Realismo magico? può essere…tuttavia non scrivo per nascondermi dalla vita reale. Ma facciamolo dire ai lettori.”

Perché leggere Adorata Carolina? Tre buoni motivi

“Trovare tre buoni motivi per leggere il mio libro?  Scoprire la bellezza di esistenze così ricche di amore che fortunatamente non si sono perdute nella crudele amnesia del tempo. La magia del ‘tramandare’ le storie .
i personaggi, come non solo i nonni, ma l’eccentrica prozia, l’aristocratico comandante, e altri ancora, finiscono per diventare conoscenze familiari al lettore e quasi suoi parenti, senza patetismi ma con la forza evocativa che emana la verità del vissuto. 

Recensione del libro

Adorata Carolina è un libro breve ma potente, una narrazione che ha il sapore della vita vera. L’autrice Carolina Costa porta il lettore a ripercorrere le memorie della sua famiglia, in particolare le vicende della vita di Carolina e Giovannino, i suoi carissimi nonni. È un ìromanzo che parla di amore incondizionato, di solidarietà, di valori ereditati e di un legame indissolubile che supera ogni ostacolo, lasciando un insegnamento di vita orientato al rispetto e al sacrificio.

Il titolo prende spunto dal modo in cui Giovannino usava iniziare le lettere da inviare alla sua amata. Lettere che nonostante la lontananza riuscivano a tenere viva la fiamma dell’amore autentico e paziente. Il pregio dell’autrice è quello di aver saputo ricreare uno spazio narrativo che profuma di tempi antichi, di un passato che solo i nostri nonni possono testimoniare. Storie e situazioni a cui oggi non siamo più abituati.

L’amore è il protagonista del libro. Un sentimento che l’autrice Carolina Costa restituisce, con pregevole arte narrativa, nelle sue infinite sfaccettature. L’amore in questo romanzo si manifesta agli occhi del lettore come condivisione, aiuto reciproco, solidarietà, bene incondizionato. Amore che si fa dono gratuito per gli altri. Un sentimento che nasce puro dal cuore di due persone umili e oneste. Carolina e Giovannino si stringono alle necessità e alle difficoltà dei compaesani, offrono un aiuto generoso ogni volta che possono e non pensano mai al proprio tornaconto. Dove sono finiti oggi quei valori in un mondo dominato dalla diffidenza e dalla paura dell’altro?

Adorata Carolina si legge in un pomeriggio, tanto è coinvolgente e scorrevole. Una narrativa essenziale e leggera che mira dritta alle emozioni e trasmette il valore dell’amore, che in questo libro ha il volto di Carolina e Giovannino. Due giovani, divenuti in seguito marito e moglie, che non hanno mai perso la fiducia nella vita, nonostante i problemi che si sono susseguiti negli anni. Con un profondo senso del sacrificio e un pizzico di fortuna, i due innamorati riescono a superare ostacoli, difficoltà economiche e calamità naturali, come nel caso del tragico terremoto di Messina del 1908 che ha sconvolto profondamente le vite di tutti i messinesi, a anche la loro.

L’autrice testimonia in questo breve racconto il modo di vivere di un tempo, realizzando una narrativa spontanea che incide negli animi, e che fa commuovere. Carolina Costa trasmette al lettore i valori che ha ereditato dalla sua famiglia, con una scrittura sensibile al ricordo e delicata verso quei sentimenti dei nonni di cui si fa portavoce. L’esempio di vita di Carolina e Giovannino fa breccia nel cuore di chi legge e fiorisce, lungo le pagine del libro, come insegnamento di vita. L’amore come sentimento inesauribile e potente.

Adorata Carolina è una sincera e intensa testimonianza sul senso della solidarietà. Una storia d’amore e di coraggio. È la rappresentazione vivida della vita di due coniugi che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore dei familiari, e di chi ha avuto la grande fortuna di incontrarli. Una lettura che si consiglia a tutti, in particolare a chi ama i racconti d’amore e di resilienza, a chi si lascia affascinare dalle storie di un tempo passato, a chi si fa coinvolgere da sentimenti positivi. Da autentici esempi di vita.

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