Il valico del Gran San Bernardo sin dall’antichità svolse un ruolo fondamentale nelle relazioni tra il nord ed il sud dell’Europa. Attraverso il colle transitarono legioni romane, tribù barbare, i Saraceni, gli imperatori del Sacro Romano Impero, i Papi, le crociate e Napoleone Bonaparte con il suo esercito. Oggi la funzione europea di questa secolare via transalpina è svolta, in chiave moderna, dal Traforo del Gran San Bernardo.
I lavori di costruzione iniziarono nella primavera del 1958 sul versante italiano e poco più tardi su quello elvetico. In meno di sei anni la Società concessionaria italiana SITRASB S.p.A. e quella svizzera TGSB SA, alle quali furono affidati la realizzazione e la successiva gestione di questa importante opera, costruirono: la galleria vera e propria; le strade di accesso sui due versanti; le due stazioni situate agli imbocchi della galleria nelle quali sono ubicati i vari servizi per la gestione dell’infrastruttura, per l’espletamento delle operazioni doganali e per i controlli di polizia.
Inaugurato il 19 marzo 1964, fu il primo traforo stradale aperto al traffico attraverso la barriera delle Alpi.