Roma, – La Campania è la terza regione italiana, dopo Lombardia e Lazio, per la presenza di startup innovative, con 1.350 unità, che costituiscono il 9,2% del totale nazionale, secondo l’ultimo report realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unioncamere, InfoCamere e Mediocredito Centrale.
Inoltre, la presenza di due province, Napoli (3° posto) e Salerno (8° posto), tra le prime dieci in Italia per numero di startup e Pmi innovative, conferma la capacità della Campania di eccellere in questo settore.
Cresce, infine, il numero di giovani aziende che si affida al venture building, un modello di sviluppo per le startup che partono da zero, predisposto e gestito da imprenditori di successo che, in virtù delle competenze acquisite sul campo, decidono di mettersi al servizio delle imprese più giovani.
Roberto Macina, già founder di Qurami, la startup “ammazza code”, dopo anni di esperienza diretta, ha creato WDA, startup factory che mira a rivoluzionare il mercato della consulenza aziendale alle imprese innovative, proprio per supportare le imprese campane a primeggiare nel settore delle startup innovative.
Dal 2021, anno della sua fondazione, WDA ha già lanciato con successo tre venture, raccolto 1.8 milioni di euro e offerto servizi a valore aggiunto a ben 56 startup.
«TDS è molto radicata nel territorio in cui è nata, la Campania. Qui abbiamo sviluppato il nostro business ed esteso il nostro network – precisa Antonio Orefice, Ceo di TDS – e per questo siamo convinti che una partnership con WDA consentirà alla nostra azienda di crescere, guidando ad un livello superiore le imprese e le startup nostre clienti, che potranno così raggiungere un miglior posizionamento sul mercato, usufruendo del know-how di due aziende altamente innovative», conclude il Ceo.