Roma – L’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane dei Comuni italiani, o più semplicemente l’Anncsu, nasce dalla collaborazione tra Agenzia delle entrate e Istituto nazionale di statistica (Istat), in accordo con l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci). Nella banca data interattiva, fa sapere un comunicato congiunto dei due enti di oggi, 19 gennaio 2024, sono inseriti le strade e i numeri civici dei Comuni italiani da quest’ultimi comunicati e aggiornati costantemente.
L’input alla realizzazione di un archivio unico informatizza per la consultazione inequivocabile delle vie di tutto il Paese nasce, in primis, dalla convenzione siglata il 21 giugno 2010 da Entrate e Istat, che ha gettato le basi per una collaborazione finalizzata alla creazione di uno stradario unico. Successivamente, la legge n. 221/2012 ne ha rimarcata la necessità quale strumento indispensabile in vista dell’attuazione del censimento annuale e non più decennale della popolazione e delle abitazioni, il Dpcm del 12 maggio 2016 ne ha poi decretato l’istituzione . Tra le tappe più significative, infine, il provvedimento del 10 maggio 2022, a firma Agenzia e Istat, che ha approvato le specifiche tecniche e le modalità di accesso alla procedura da parte dei soggetti autorizzati a integrare le informazioni tramite il “Portale per i Comuni” gestito dall’Agenzia delle entrate, e definito i criteri di interoperabilità con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale.
Un servizio per cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche
Il portale è accessibile a tutti. Con il nuovo archivio informatizzato cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche, possono disporre di un riferimento unico per tutto il territorio nazionale. Il data base contiene l’elenco delle strade (denominazioni delle aree di circolazione) e dei numeri civici delle amministrazioni locali che hanno completato l’inserimento. Collegandosi al sito, gli utenti possono verificare, in modo univoco, gli indirizzi cercati e visualizzarne il posizionamento su una mappa con dati che sono forniti, aggiornati e certificati dai Comuni.
L’unione fa la forza
Sono più di 7.500 i Comuni italiani, oltre il 95% del totale, che, rispondendo all’invito dell’Istat, hanno concluso l’inserimento degli indirizzi del loro territorio e che, di conseguenza, utilizzeranno esclusivamente l’Anncsu per svolgere le proprie attività. La provincia di Catania è stata la prima in Italia a completare gli stradari per la totalità delle aree comunali.
Il buon funzionamento dell’archivio e la sua affidabilità presuppongono ruoli precisi. Mentre gli enti locali incrementano la raccolta degli indirizzi, l’Agenzia delle entrate e l’Istat si occupano dei contenuti del portale e dei criteri di aggiornamento e dei relativi servizi.
In particolare, l’Amministrazione finanziaria è responsabile della gestione informatica dell’archivio, dello sviluppo e dell’accessibilità dei servizi, e dell’assistenza agli utenti. L’Agenzia, inoltre, collabora con i Comuni per un costante allineamento degli indirizzi delle unità immobiliari urbane nel sistema informativo catastale
Compito dell’Istituto nazionale di statistica è, invece, definire, in base al Regolamento anagrafico (Dpr n. 223/1989), le regole cui devono attenersi le amministrazioni locali.