Intercettazioni, l’Anm a Nordio: “essenziali per i delitti più gravi”

Il Comitato direttivo centrale al ministro della Giustizia: "Sostenga le toghe o pronti ad iniziative"

ROMA – “Nella recente relazione del Ministro sullo stato della Giustizia piuttosto che l’indicazione di strumenti che possano essere di ausilio al quotidiano impegno dei magistrati, e dei loro collaboratori, nel rendere il migliore servizio a tutela dei diritti dei cittadini, piuttosto che esporre con quali mezzi si intendano perseguire gli obiettivi del Pnrr (nel processo penale forse attraverso una App nata già obsoleta e che al momento consente solo di decuplicare il tempo necessario all’evasione di una richiesta di archiviazione?), si è avuta una nuova manifestazione del timore per il preteso eccessivo potere degli uffici di procura e per i pretesi abusi delle intercettazioni o di altri strumenti di ricerca della prova, essenziali nel contrasto delle forme di criminalità organizzata o di gravi delitti contro l’economia e la pubblica amministrazione”. È quanto si legge in uno dei due documenti approvati a maggioranza dal Comitato direttivo centrale dell’Anm. (www.dire.it)

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