L’Aquila – Il 18 maggio 2021, il Parlamento Europeo ha approvato e lanciato il nuovo Erasmus+ per il periodo 2021-2027. L’Erasmus è da sempre considerato il programma comunitario di maggior successo. Già nel periodo di programmazione precedente 2014-2020, il Programma aveva ampliato il suo raggio d’azione per raggiungere gli obiettivi di Europa 2020, una crescita del territorio europeo intelligente, sostenibile e inclusiva, attraverso una formazione capace di rispondere alle richieste del mercato del lavoro.
Nella programmazione attuale l’Erasmus + rafforza gli obiettivi integrandoli in una visione generale di sostenibilità ambientale e sociale, attraverso lo sviluppo di una formazione di qualità che accompagni gli individui dall’infanzia alla vecchiaia.
L’obiettivo generale del programma è sostenere lo sviluppo educativo, professionale e personale delle persone nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, in Europa e nel mondo, contribuendo così alla crescita sostenibile, all’occupazione di qualità e alla coesione sociale, alla promozione dell’innovazione e al rafforzamento dell’identità europea e della cittadinanza attiva. In quanto tale, il programma costituisce uno strumento chiave per costruire lo Spazio Europeo dell’Istruzione (European Education Area), sostenendo la cooperazione strategica di istituzioni europee nel campo dell’istruzione e della formazione. Inoltre il programma intende promuovere la cooperazione in materia di politiche giovanili nell’ambito della Strategia per la gioventù dell’Unione europea 2019-2027 (European Union Youth Strategy 2019-2027 ) e per sviluppare la dimensione europea nello sport.
Bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani sono tutti considerati nel grande obiettivo di fornire gli strumenti per risolvere i problemi e affrontare le sfide che purtroppo aumentano continuamente di numero e intensità.
“Ci troviamo di fronte ad un Erasmus+ – spiega l’imprenditore Eliseo Iannini candidato alle elezioni europee 2024 nelle file di Forza Italia – che offre opportunità di finanziamento di collaborazioni tra scuole, università, istituti di formazione informale e non formale, associazioni culturali e/o di volontariato, per attività innovative capaci di superare i problemi di isolamento e di inadeguatezza alla base dei fallimenti e dell’abbandono degli studi, e fornire le competenze e capacità per competere nel mondo del lavoro globale.
I giovani – prosegue Iannini – costituiscono il futuro e la loro formazione deve avere una validità internazionale per permettere loro la realizzazione dei propri desideri e aspirazioni.
Per questo è necessario garantire a tutti i ragazzi la possibilità di effettuare una mobilità per motivi di studio e/o tirocinio e garantire il riconoscimento di tutte le attività formative svolte all’estero. L’obiettivo dell’Area della Formazione Europea di fare in modo che tutti i cittadini europei svolgano almeno un periodo di mobilità durante gli studi, è certamente difficile ma L’Erasmus + fornisce i fondi per poterlo raggiungere.
Le opportunità sono quindi molte. Bisogna però avere idee innovative e fare buoni progetti”.
In sintesi l’Erasmus+ si propone di promuovere la mobilità per l’apprendimento di individui e gruppi, la partecipazione attiva tra i giovani, nonché la cooperazione, la qualità, l’inclusione e l’equità, l’eccellenza, la creatività e l’innovazione
- nel campo dell’istruzione e della formazione;
- nel campo della gioventù;
- nel campo delle politiche sportive.
Uno degli obiettivi delle politiche europee è avvicinare e integrare l’istruzione con la formazione professionale, tramite esperienze lavorative (alternanza studio-lavoro) già durante gli studi, nelle scuole superiori e nell’università. Lo scopo è dare ai ragazzi la possibilità di sviluppare le competenze trasversali della imprenditorialità, problem-solving e creatività, indispensabili per l’adattamento al continuo e rapido cambiamento del mondo del lavoro e della società.
Quello che si deve fare a livello nazionale, e soprattutto nelle regioni dell’Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria – prosegue Eliseo Iannini – è fornire supporto e competenze nella formulazione di progetti validi e coerenti con le aspirazioni dei territori in tutte le azioni del programma, con target persone di ogni età, lavoratori che vogliono migliorare le proprie competenze per progressione di carriera o cambiare lavoro, insegnanti di ogni livello di scuola che vogliono imparare nuove metodologie didattiche, associazioni che vogliono aumentare il livello di impatto delle attività, imprese che vogliono collaborare nella formulazione dei programmi di studio e richiedere l’aggiornamento dei propri dipendenti.
Una delle attività potrebbe essere la creazione in partenariato regionale di Centri di Eccellenza Professionale, rispondendo al bando del CoVE o stimolando le regioni a includere tali attività nei POR dei fondi strutturali, e individuare le competenze necessarie a sostenere i settori con maggiori prospettive di sviluppo e contribuire alle Smart Specialisations Startegies (S3).
“Dobbiamo pensare ad una nuova Europa – spiega ancora Iannini – che sia propulsiva per l’azione dei giovani, sempre più predisposti a confrontarsi con altre realtà ed altre nazioni. Si sono creati poli di innovazione che sostengano le iniziative imprenditoriali degli studenti, ma tutto ciò deve essere implementato anche con una rete di informazione costante nelle regioni italiane. Molte menti non colgono opportunità per mancanza di strumenti. Noi abbiamo il dovere dunque di creare questo ponte effettivo tra Europa e le regioni del sud.
Cos’è l’Erasmus+?
L’Erasmus+ è il programma europeo a sostegno dell’istruzione, della formazione, dei giovani e dello sport in Europa. Ha avuto inizio come un programma di scambio studentesco nel 1987 e dal 2014 offre opportunità a insegnanti, tirocinanti e volontari di tutte le età.
Oltre 9 milioni di persone hanno partecipato al programma Erasmus+ negli ultimi 30 anni e circa 940mila persone hanno beneficiato del programma nel solo 2017. La portata geografica del programma attualmente include 33 paesi (tutti i 27 stati membri dell’UE cosí come la Serbia, la Macedonia del Nord, la Serbia, la Turchia, la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein) oltre a collaborazioni con paesi partner in tutto il mondo.
Secondo la Commissione europea, a una persona su tre, che partecipato ad un programma di mobilità per studio o tirocinio dell’Erasmus+ viene offerta una posizione nell’azienda in cui ha svolto il tirocinio. A cinque anni dalla laurea, il tasso di disoccupazione dei giovani che hanno studiato o si sono formati all’estero, è più basso del 23% rispetto a quello di coloro che non hanno svolto alcuna formazione all’estero.